BLOG DI BRUNO VERGANI

Radiografie appese a un filo, condivisione di un percorso artistico

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Stilemi

Domenica, 01 Gennaio 2012
Non sopporto la tombola, però ieri mi era piaciuta. Croupier un pensionato tarantino che invece di riferire il protocollo della Smorfia: 32 'O capitone; 33 L'anne 'e Cristo… S’inventava, lì per lì, stilemi che abbinava ai numeri; ne ricordo uno: «30 I Fratelli “Karamatoc”».Mi ero rilassato e un suggeritore interno aveva iniziato a regalarmi liberi abbinamenti: 38 Profeta gommoso; 24 Sciamano salernitano; 15 Bradipo esoterico; 12 Galassia introversa; 89 Urinar compunto; 76 Colon di Giuda; 4 Trottola magnanima; 11 Minchia…

la livella

Sabato, 10 Dicembre 2011
Trasferitomi dalla Lombardia alla Puglia durante i primi atti di attività nell’erboristeria un amico, che viveva a Londra, era venuto a trovarmi. Osservandomi interagire con i clienti mi aveva dato un suggerimento: “Se un livello alto interagisce con un livello basso è necessario che scenda”; non aveva senso che facessi la parte di un altezzoso dottorino milanese con i contadini delle contrade meridionali. Avevo ascoltato l’amico con vantaggio economico e anche umano, le vendite erano aumentate e invece di limitarmi…

Né vietato né obbligatorio

Domenica, 04 Dicembre 2011
Mi era arrivata una telefonata imprevista, il capo necroforo m’informava che la mattina successiva avrebbero esumato il corpo di mia madre per traslare i resti in una piccola urna o nell’ossario comune, perché al cimitero necessitavano di spazio. Era lì seppellita da ventisei anni, doppia bara di zinco e di legno robusto. Morta lontano dal paese avevano dovuta trasportare la salma sigillata a norma di legge, quasi sotto vuoto spinto come le buste del caffè sullo scaffale del supermercato. All’esumazione…

Lì per lì

Mercoledì, 30 Novembre 2011
La mattina del compleanno avevo detto a mio padre: “Papà, papà, oggi compio dieci anni!” E lui: “E allora?” Lì per lì mi ero sentito dentro un racconto di Dickens, crescendo dentro dottrine neoplatoniche, poi sono uscito anche da quelle. Poteva dirmi: “Auguri” che facevo prima.

obtorto collo

Martedì, 29 Novembre 2011
Ho venti gatti ben nutriti, al supermercato offrivano croccantini in offerta e ne ho approfittato, ma la qualità era dozzinale e tre gatti si sono trasferiti dal vicino, lì hanno trovato di meglio da mettere sotto i denti. Accettato un patto di collaborazione, di amicizia, è triste quando una parte si ritira, ma forse meglio del formale tentativo d’onorare il regime dell’appuntamento obtorto collo, come hanno fatto i diciassette felini rimasti fedeli.

Fuoco rigeneratore

Lunedì, 07 Novembre 2011
Pulito il ripostiglio dopo dieci anni, nel trovare una chiave inglese arrugginita mi è tornato alla mente un amico ingegnere meccanico che progettava motori. S’impegnava per farli semplici, diceva che i pezzi che non si rompono mai sono quelli che non ci sono. Così quando ho trovato gli occhiali di mio padre defunto li ho buttati nella spazzatura. Coroncina del rosario di quand’ero ragazzo, con grani di nocciolo d’ ulivo garantito di Gerusalemme, dentro il camino acceso. Statuine del presepe…

In buona compagnia

Lunedì, 03 Ottobre 2011
In un testo teatrale avevo scritto: "Pietrificato scendo giù fino al lago di dolore, per contemplare i relitti che galleggiano nel silenzio"; esperienza che, di per sé, potrebbe essere condizione lapidea espressione di delirio personale, eppure nel momento che la si pensa e scrive ci si trova amici dell’esperienza umana universale: Eco che piange fino a rinsecchirsi e ridursi a un sasso in prossimità di uno specchio d'acqua; Medusa che trasforma in pietra chiunque la guardasse negli occhi; la moglie…

Forse un giorno

Domenica, 02 Ottobre 2011
Nelle cose importanti quasi sempre avevo obbedito ai sentimenti, alle emozioni, e talvolta mi ero poi ritrovato a sprofondare in paludi dalle quali mi liberavo con l’atto del pensare. Avrei voluto vivere pensando invece avevo vissuto amando. Pensiero come istituzione fondante di me? Avrei voluto ma non riuscivo e ancora non riesco, forse un giorno guarirò e alla notizia del terremoto con migliaia di morti reagirò con un pensato e razionale: “Bene, eravamo in troppi”.

Lavastoviglie virtuose

Lunedì, 12 Settembre 2011
Amici mi hanno chiesto quanto attraverso la scrittura autobiografica sia riuscito a rischiarare zone oscure della mia vita e quali; se la scrittura sia riuscita a farmi compensare occasioni perse; se mi ha fatto meditare sugli errori e se ho saputo chiedere perdono; quali vizi capitali ho trasceso e quali virtù ho saputo conquistare; e per finire in che cosa sono meglio di prima dopo aver scritto la mia storia. Domande che un po’ evocano lo schema dell’esame di coscienza…

New generations

Lunedì, 29 Agosto 2011
Difficile la vita per le nuove generazioni. Oggi chi frequenta l’università, il più delle volte, invece che conferme intravede alla fine del percorso un punto interrogativo che incombe. Dagli anni Cinquanta ai Settanta il messaggio che la società comunicava ai giovani era invece confortante e motivante. In alcune aree d’Italia c’era lavoro per tutti e chi non trovava il lavoro giusto poteva impegnarsi in qualcosa che gli assomigliava, cadendo comunque sempre in piedi senza farsi male. Ricordo che alle superiori…
Chissà se erano maleodoranti gli escrementi del divin pargolo? E chissà quante volte avrà riso Gesù nei trentatré anni di transito terrestre? Forse una volta. Proprio da bambino, quando aveva succhiato il latte per la prima volta. Ma come aveva fatto la Madonna ad avere il latte se era vergine? Non è plausibile che l’ipofisi immacolata avesse prodotto prolattina a sufficienza. Forse si era prodotto un latte scrematissimo, verginale. E il bambino? Aveva corso il rischio di morire di fame?…

Mentuccia

Venerdì, 12 Agosto 2011
“Cos’hai mangiato ieri a mezzogiorno?” Chiede la moglie al marito, che il giorno prima era rimasto fuori casa per lavoro. Anche a me talvolta lo chiedono, anche se quello che ho ingurgitato il giorno prima è già nella fogna, eppure per chi pone la domanda l’argomento sembra meritevole d’attenzione e interesse. La domanda è insensata ma il sottotesto ha una sua logica: siccome ti voglio bene, desidero che tu abbia mangiato qualcosa che ti abbia procurato piacere nell’ingurgitarlo, affinché ben…

Gatte e capre

Giovedì, 30 Giugno 2011
Da giovane accudivo una capra. Per sperimentare che tipo di relazione potesse avere con i felini, avevo buttato dentro al suo recinto una gatta incinta e la capra l’aveva incornata. La gatta sanguinava dal collo, avevo procurato una inutile sofferenza, ma la vittima non mi portava rancore e questo aumentava il senso di colpa. Trascorsa qualche ora la ferita si era cicatrizzata e la gatta si comportava come se nulla fosse accaduto, la capra pure. Quanti episodi in una esistenza…

Trulli di Puglia

Lunedì, 20 Giugno 2011
Trulli di Puglia, abitazioni ancestrali di pietra a secco col tetto a cono. Dimore vissute fino ad un recente passato da contadini laboriosi. Nell’alcova sempre presente l’immagine del Sacro Cuore, o di San Michele Arcangelo, o della Madonna. Alla morte dei genitori proprietari i figli eredi hanno rotto la tradizione, il trullo dei nonni e dei padri svenduto a turisti inglesi, milanesi o romani. Col ricavato si sono comprati un appartamento in cemento alla periferia del paese. I nuovi arrivati…

Incantesimo infausto

Sabato, 04 Giugno 2011
"Tutto è dove deve essere e va dove deve andare: al luogo assegnato da una sapienza che (il cielo sia lodato!) non è la nostra." Sentenza finale del Miguel Mañara di Oscar Vladislas de Lubicz Milosz. Invito all’inorganico, dove il fedele brutto e cattivo è opportuno che rimanga pietrificato in quiete assoluta e con l’elettroencefalogramma piatto per non combinare danni, mentre un Dio buono e sapiente fa tutto per lui. La passività è salvezza, l’iniziativa errore. Gesù Cristo, che era…

Calipso

Martedì, 10 Maggio 2011
Da tanti anni raccolgo piante e le trasformo. Estraggo i principi attivi, li concentro; i fiori diventano gocce, le foglie capsule, le radici compresse, così i miei amici clienti le ingurgitano agilmente. Nel chiedermi i prodotti i clienti gli cambiano il nome: la Pilosella diventa “pisosella”, il Ginko biloba si trasforma in “Ginko bilboa”, il Capsico vira in “caspico”, l’Eucalipto deraglia in “calipso”, la lecitina di soia in “sollecitina di soia” i primi anni d’attività li correggevo, adesso li chiamo…

cinquanta, sessanta, novanta

Sabato, 07 Maggio 2011
Non so se ci sia differenza nel morire a cinquant’anni, sessanta, novanta o in questo momento. Se camperò in buona salute, accetterei di rimanere ancora vivo per un bel po’, negli anni a venire potrei aggiustare la serratura della porta quanto si rompe, lavare l’automobile, tagliare il prato, fare la spesa, seguire la prevedibile cronaca politica, leggere quello che mi piace, stare con chi mi piace, raccontare storie, ma per poterlo fare non sto lì a sottopormi ai dogmi medicali…

Adolescenza pagana

Giovedì, 14 Aprile 2011
Con la moto nel fine settimana partivo con la manetta del gas al massimo in direzione nord, verso le montagne, il posto degli déi. Costeggiavo il lago di Como e in tre ore ero in cima al passo dello Spluga. Rimanevo là solo a contemplare la natura un po’deluso, gli dèi che dalla pianura intravedevo sulla vetta raggiunta la cima erano spariti, allora li cercavo ancora sulla strada del ritorno, nel brivido di rifare il passo in discesa a velocità…

Infanzia pagana bis

Mercoledì, 13 Aprile 2011
Avevo forse sei annie in un giorno ventoso mi portarono a casa dei vicini. Stoffe nere attaccate alle pareti, sul letto una vecchia ferma con gli occhi chiusi e la faccia strana, faccia da donna che dorme da sempre. Qualcuno col pollice gli ha tirato all'insù una palpebra: l’occhio era fisso e biancastro. Non mi piaceva rimanere lì, ero sceso solo per la strada il cielo era terso e arrivava il vento freddo dalle montagne. Forse era quel vento che…

Infanzia pagana

Martedì, 12 Aprile 2011
Boschetti di robinie, lucertole, grilli, bande con le fionde. A cinque anni non mi piaceva tirare sassi ai nemici preferivo fare lo stregone, avevo un paio di assistenti il più capace l’avevo soprannominato “Ciulino”, l’avevo scelto perché catturava orbettini, piccole serpi lisce e quasi cieche, che infilava nel naso per farle uscire dalla bocca. Inseriva la testa nella narice, rapido il rettile penetrava l’orifizio equivocandolo per tana, Ciulino spalancava la bocca, si ficcava l’indice e il pollice in gola, faceva…

Il fascino dell'orrore

Venerdì, 25 Marzo 2011
Ho un po’ di nostalgia di quando i figli erano piccoli e raccontavo storie, apprezzavano quelle dell’orrore, così ne inventavo ogni sera di nuove. Chiedevo di che grado preferissero l’orrore: “Piccolo, medio o terribile”. Optavano per il terribile. Iniziavo il racconto ignorando la storia, guidato da un suggeritore interno. Prima arrivava il titolo: “La dama bianca”; poi la storia: femmina di mezza età annegata in una cisterna, che la notte sotto forma di spettro, vagava nel giardino di casa nostra…

Ordinamento normativo

Mercoledì, 23 Marzo 2011
In adolescenza quello che a scuola chiamavano cultura era per me una entità rarefatta, inutile, nemica. Detestavo i professori, li avvertivo estranei. In prima media una preside di ferro dirigeva la scuola. Nella mia classe i bidelli avevano trovato un paio di banchi rotti, la preside, era venuta ad interrogarci: “Chi è stato? Chi sa e non parla farà andare di mezzo tutta la classe, metterò una nota collettiva!”Tutti zitti. Ho sentito una voce uscire dallo stomaco che gli ha…

Il suggeritore interno

Martedì, 22 Marzo 2011
Ho chiuso il negozio in anticipo per andare alla fiera del paese. L’incasso della giornata l’ho messo nella tasca del cappotto arrotolato con un elastico, 375 euro. Nella ressa ho intravisto oppresso dalla folla, uno storpio, ma proprio storpio, con le mani alzate che implorava carità. Una voce interiore mi ha detto: “Dagli tutto!” Ho messo la mano nella tasca e gli ho dato il malloppo. L’operazione è stata fulminea, il mendicante non mi ha visto in faccia. Rapido mi…

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