La mattina del compleanno avevo detto a mio padre: “Papà, papà, oggi compio dieci anni!” E lui: “E allora?”
Lì per lì mi ero sentito dentro un racconto di Dickens, crescendo dentro dottrine neoplatoniche, poi sono uscito anche da quelle.
Poteva dirmi: “Auguri” che facevo prima.