Da 35 anni faccio l’erborista preparatore, razza in via d’estinzione che raccoglie piante selvatiche e le trasforma artigianalmente per venderle alla piazza nell’erboristeria contigua al laboratorio. Oggi ho preparato lo sciroppo per lenire la tosse, le foglie di Mirto poche ore fa erano attaccate alla pianta nella macchia mediterranea e adesso, con la loro essenza, sono dentro flaconi di vetro scuro. Un paio li ho già venduti, un tempo in lire oggi in euro, mi è anche capitato che qualcuno mi ha dato in cambio una bottiglia di vino o una ricotta, negli ambienti rurali sono cose che succedono. Prodotto ecologico, ecologissimo, filiera corta, cortissima, a chilometro zero che più di così non si può. Milieu culturale M5S doc. Sarei un grillino di quelli canonici, invece no.
Da Milano mi ero trasferito in Puglia e in un trullo circondato da olivi secolari avevo implementato questo mestiere che faccio ancora con piacere per un po’ di ore al giorno, non tutto il giorno e neppure tutti i giorni. Per quanto possibile mi piace che la professione sia laicamente circoscritta a quando sono in erboristeria: meglio separare la professione dalla vita, meglio uomo che erborista. E’ stata una scelta lavorativa un po’ politica, un modo per ottenere profitto senza essere fagocitato dalle logiche di mercato, libero dall’industria che realizza prodotti dozzinali; agli antipodi dalle dinamiche e dal gergo del marketing utilizzato dai marketers: "target", "missione", "orientamento strategico". Ho preferito raccogliere le piante e trasformarle mica fare la guerra. L’ho fatto e lo faccio un po’ emancipato dal capitalismo che per stare in piedi deve espandersi a oltranza come un tumore; entità dogmatica alla quale è chiesto conformarsi obbedendo alle sue leggi che, a modo mio, ho rifiutato. Sarei davvero un grillino di quelli canonici, invece no.
Talvolta normative asfittiche mi portano a dedicare tempo e risorse alla burocrazia; principio di realtà fastidioso del quale non mi preoccupo più del necessario. Ieri mi è stata notificata una sanzione di trecento euro per non aver stampato un foglio contabile della trasformazione alcolici. Nel verbale i finanzieri hanno scritto che avevo stampato per bene 599 fogli, ma non sono stato «tempestivo e congruo» nello stampare il foglio numero 32, quello del 24 aprile 2012. Dopo aver borbottato per un paio di minuti ho ripreso, tempestivo e congruo, a imprendere indifferente ai registri contabili. Nel produrre estratti di erbe sono abituato al fastidioso rumore di sottofondo delle incombenze burocratiche, quelle a rigoroso rendiconto. Al riguardo ho una ventina di verbali, perlopiù positivi, perché di tanto in tanto arrivano i finanzieri - sempre in quattro - per verificare la contabilità di manco 50 litri di alcool. I finanzieri fanno il loro mestiere, mettono i sigilli e controllano meticolosamente i registri, contano le venti bottigliette di Melissa sullo scaffale e le quindici di Ginseng e mi fanno compagnia per qualche mezza giornata, poi vanno via dopo aver intralciato la mia esistenza al massimo per un dieci per cento, il rimanente novanta permane indenne, il pensiero personale continua e con lui la libertà.
Sarei un grillino perfetto ma non necessito di Guru per liberarmi dalla burocrazia, faccio meglio e prima da solo. Diffido di chi dice di amarmi senza conoscermi. Non curante del mio personale caso di specie sono andato a votare solo per scegliere qualcuno un poco capace di amministrare il carrozzone generale con competenza pari alla mia quando faccio lo sciroppo per la tosse al Mirto selvatico. Non mi piace chi intende liberarci dal male e chi vuole salvare gli afflitti. I partiti dell’amore subodorano di liquami come il fiore del caprifoglio tanto dolce all’odorato che vira in fecale.
Tutto sommato ho resistito agilmente ai peggiori governi eletti senza il mio consenso, rumori di sottofondo che hanno influito sull’esistenza reale il cinque per cento, talvolta nei giorni di scirocco l’otto per cento, eccezionalmente il dieci. Media, politici di professione e capipopolo, dicono che i governi valgono di più ma non è vero.
Martedì, 05 Marzo 2013 17:50
Sarei un grillino di quelli canonici, invece no.
Scritto da Bruno Vergani
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Frammenti Autobiografici
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Giovedì, 07 Marzo 2013 11:33
inviato da Peter Speedwell
Bello, Bruno