Fede bis
Venerdì, 11 Novembre 2016
Mi lascia perplesso il discorso sulla fede in Dio attivata da una misteriosa soprannaturale grazia con i correlati “avere la fede”, “perdere la fede” e “ritrovare la fede” come succede con le chiavi della rimessa, concezione che separa credenti e non credenti in inesistenti compartimenti stagni. Nel considerare la mia biografia - da giovane pressappoco credente in Dio e oggi all’incirca miscredente - e osservandomi attorno, constato che la separazione tra credere/non credere, credenti/non credenti, è più una frettolosa congettura…
Fede
Giovedì, 10 Novembre 2016
Il più delle volte nel visitare filosofi credenti in un Dio personale e trascendente apprezzo la loro compagnia; in questi giorni quella di Kierkegaard. Il percorso all’inizio è piacevole, stimolante e arricchente, il problema è che dopo aver fatto un po' di strada in bella compagnia non pochi di questi autori si arrestano e come base jumper si gettano in territori misteriosi. Interrompendo il comune tragitto di pensiero, fin lì percorso, rompono il passo e il patto (dialogico) entrando inopinatamente…
La pagina della sfinge
Mercoledì, 09 Novembre 2016
Cos’è quella cosa che è una sfera infinita tutta intera in qualunque parte di sé sempre immobile nel movimento di cui tante sono le circonferenze quanti i punti e il cui centro è ovunque e la circonferenza in nessun luogo? Ho estrapolato da un notorio tassello della teologia medievale omettendo il divin Soggetto e ricomponendo a mo’ di quesito. In fin dei conti certa mistica medievale appare antesignana de La Settimana Enigmistica, più è sublime più l’anticipa esatta. Strano ma…
Quid est veritas?
Domenica, 06 Novembre 2016
Se sussistesse La Verità assoluta, universale, integrale, immodificabile e unica; s’esistesse un’immacolata, perfetta, infallibile e compiuta attività teoretica, prima o poi nella colossale storia del pensiero tale verità definitiva saremmo giunti ad esplicarla con-fermandola univocamente in massa. Invece la storia della filosofia, dell’arte, della religione - pur con filoni di percorso non di rado operanti nel medesimo solco, oltre agli antichi classici evergreen - esprimono differenti, complesse e innumerevoli “verità” in costante moto, correlate alle storie dei popoli, ai tempi,…
To be, or not to be…
Venerdì, 04 Novembre 2016
Di norma si affronta e risolve una questione in quattro mosse: determinata la problematica si presuppone una soluzione efficace e attuata si verifica che funzioni. Procedura generalmente valida, dall’aggiustare lo sciacquone del cesso all’affrontare tematiche cruciali del vivere e del morire, di Dio e dintorni. Il problema è che nelle concezioni e ipotesi in corso d'opera per risolvere tali questioni ultime ci è preclusa qualsiasi sicurezza definitiva, necessariamente accertabile solo post mortem. Così, alla fin fine, non c’è completa differenza…
Teocriminologia applicata
Mercoledì, 02 Novembre 2016
Ho ripigliato dallo scaffale le impolverate Enneadi di Plotino che adoperavo quando frequentavo le religioni orientali a guisa di saldatrice per connettere l’esotico Vedanta alle filosofie d’occidente. La complessa metafisica neoplatonica - della quale Plotino è tra le colonne portanti - salda per bene tratti del pensiero orientale ad alcuni filoni dell’ontologia occidentale. Plotino vede Dio come L’Uno auto-sussistente che tutto fonda e pervade, L’Uno ineffabile che pertanto è possibile indicare solo attraverso vaghe e inadeguate metafore come quella della…
L’utente devoto
Domenica, 23 Ottobre 2016
E’ finito il tempo delle agiografie e delle gesta eroiche, a parte gli esponenti di filoni estremi di qualche monoteismo e d’impenitenti, quanto sparuti, militanti d’ideologie del Novecento, tutti gli altri si alzano la mattina noncuranti di plasmare sé stessi e il mondo alla propria fede o ideologia. Meglio così. Il problema è che l’attuale ridimensionamento di tali concezioni a subculture invece di favorire l’autonomia di singoli e popoli è coinciso con l’imperversare di altra ideologia imperante, dove i fondatori…
Italiani
Sabato, 22 Ottobre 2016
Per testare l’italica umanità da qualche anno spedisco i miei prodotti erboristici a sconosciuti sovente in zone malfamate, facendomi pagare solo dopo che hanno ricevuto la merce. Persisto fiducioso in quanto dei circa mille pacchi inviati un solo bidone. Circoscritto dato di affidabilità non generalizzabile, eppure qualcosa vorrà pur dire.
Libri
Giovedì, 20 Ottobre 2016
Passando nottetempo dal letto al bagno spinto da una forza ignota afferravo dalla libreria i “Pensieri” di Pascal e aprivo a caso. Mi capitava la pagina dove valutava Montaigne un confusionario che salta di soggetto in soggetto senza giusto metodo. Precisava che Montaigne eludeva il giusto metodo dicendo sciocchezze per affermazione personale, in quanto nello “stolto progetto che aveva di dipingere se stesso cercava di darsi arie” con “parole lascive, roba che non vale niente”. Perplesso tornavo indietro all’inizio del…
L’eterno ritorno
Sabato, 15 Ottobre 2016
«Molto lentamente ma inesorabilmente sto diventando come mio padre.»[1] Non così per tutti e se così per certuni un guaio per altri un vantaggio. Per quanto mi riguarda non ho ancora trovato risposta precisa, ma osservandomi intorno una certezza l'ho forse raggiunta: primeggiano, ignare, nella categoria degli inguaiati, alcune madri in gioventù trasgressive, orgiaste impegnate, rivoluzionarie gaudenti, eversive, sovversive-radical chic, ingurgitanti psicotizzanti, psicoanalettici, psicotonici, psicotropi, psichedelici, psicolettici, psicotonici e allucinogeni, femministe e nudiste, oggi impegnate a tempo pieno nell’emanare a…
Thánatos?
Venerdì, 14 Ottobre 2016
Dopo aver frequentato per anni James Hillman terminata la lettura de “Il suicidio e l’anima” avevo deciso d’evitarlo, o perlomeno di frequentarlo meno regolarmente. Hillman è autore originale che tra stimoli utili e visioni coraggiose ne propone, però e non di rado, di astruse; a iniziare dalla possibilità per lo psicoterapeuta di continuare la terapia post suicidio a cliente morto stecchito, eventualità che Hillman illustra con nonchalance New Age ne “Il suicidio e l’anima”, eppure nel recente oculato rileggere “La…
Sotto le righe, sopra le righe
Venerdì, 07 Ottobre 2016
Giacché si muore e poiché lo sappiamo l’umanità, da sempre, si è attivata per ricucire il supremo strappo. L'imbastitura per suturare l’incombente lacerazione tra l’essere vivi e morti ha prodotto numerose e svariati percorsi esistenziali, teoretici, religiosi. Soluzioni naif o sofisticate, misere o dignitosissime, tra quest’ultime il naturalismo che invece di attardarsi nel rammendare lo strappo lo ridimensiona all’origine valutandolo esasperazione di concezioni antropocentriche precludenti la possibilità di una serena ecoappartenenza; appartenenza che vede la persona e l'umanità immerse nella…
L’indagine
Domenica, 02 Ottobre 2016
Risulterebbe anomalo il comportarsi a capocchia, il comportamento di ogni individuo è infatti preceduto e generato da un ordinamento personale, latente o manifesto, misero nel merito oppure valoroso, preciso o confuso, lineare o contorto, scritto e promulgato più o meno consapevolmente dal soggetto stesso, tant'è che “normale” contiene e deriva da “norma”. Oltre che analizzare l'atto soggettivo in sé per quello che è forse più utile individuare, esplorare e valutare, l’ordinamento che lo decreta.
Mistagogia nostrana
Mercoledì, 28 Settembre 2016
Infrequente che entri in una chiesa, ho già dato. Talora varco il portale cattolico per estemporanee visite artistico-culturali o per partecipare a un qualche funerale o costretto in matrimoni o battesimi. Nonostante il personale, eccessivo, recalcitrare riconosco alla Chiesa cattolica e alle sue celebrazioni dei sacramenti l’inoppugnabile abilità di non farmi uscire indenne da quel posto, grazie a una sorta di brainstorming che là mi accade. Sotto, sotto, non mi dispiacerebbe recarmi, giusto una volta, senza invito ben mimetizzato coi…
La nuova alleanza
Lunedì, 26 Settembre 2016
Al clou del rito battesimale, atto che fonda tutta la vita cristiana liberandoci “dal peccato e dal suo istigatore” donandoci la “grazia inestimabile di diventare figli di Dio”, osservo le cosce della bella mamma col tubino e i tacchi a spillo, evidenza non meno efficace di grazia inestimabile. Non sarebbe poi male che le due forze in campo la finissero di bisticciare e stringessero, finalmente, alleanza.
Ontobotanica dell’Ailanto
Domenica, 25 Settembre 2016
Italia centrale, autunno 2016. “Questo non ci dovrebbe stare!”, non è Salvini che spara la sentenza ma un botanico che scorge un Ailanto tra la folta, svariata, vegetazione. In effetti quell’albero, importato dalla Cina circa tre secoli fa, talvolta infesta i nostrani areali, ma perlopiù è armonicamente integrato. L’architettura di tale sentenza botanica mi sembra affondi su un terreno instabile, poggiando su due preconcetti ontologici: il primo, riferendosi a una qualche ignota religione rivelata, sistematizza precettisticamente gli enti botanici nel…
Quello che non vedo di mio figlio
Giovedì, 22 Settembre 2016
Come figlio e come padre - sia nell’accezione biologica, che nelle relazioni amicali, affettive o spirituali - non mi sono fatto mancare nulla, talvolta sono stato padre e figlio con profitto mio e dei partner, altre volte dominato o dominante, assente o invadente, impotente o prepotente. Territorio complesso il rapporto padre-figlio, luogo di benessere ma anche di possibili disastri. «Il mio popolo perisce per mancanza di conoscenza» ammoniva il profeta e Domenico Barrilà, psicoterapeuta e analista adleriano, nel suo ultimo…
Analisi dell’incazzato
Venerdì, 16 Settembre 2016
Invecchiando la decina d’attacchi d’ira che avevo all’anno sono aumentati d’intensità però diminuiti di numero. Circoscritta momentanea pazzia che di solito mi coglie una mezz’ora dopo il risveglio se un qualche pirla entra nel mio spazio psichico a gamba tesa. Si dice “perdere la testa” come se da una parte ci fosse il regno delle emozioni e passioni abitato da decapitati, dall’altra quello del pensiero invece popolato da vigili urbani col cappello in testa che fischiano allorquando nel regno delle…
Crisi d’identità assente: prognosi infausta.
Giovedì, 15 Settembre 2016
A ben vedere la personale identità sta agli antipodi dall’identicità; l’identità per definirsi e consolidarsi necessita di continua e movimentata interpretazione-riformulazione dell’ambiente; reciproco foggiare nell'interazione creativa e costante dell’Io con ciò che lo circonda e viceversa. Dopotutto la forza dell’identità è misurabile dalla capacità di fluttuare per riformulare-riformularsi e la miseria dalla statica identicità, vale per l’identità della persona, di un gruppo, di un popolo.
Tiepido inferno
Mercoledì, 14 Settembre 2016
Eccolo in coda allo sportello, in fila alla cassa, all’imbarco, al semaforo e al passaggio a livello chiuso, sulla porta della bottega che aspetta il cliente e al telefono ad attendere risposta dall’operatore, nella sala d’attesa gremita mentre pensa agli anni che lo separano dal maturare la pensione, eccolo finalmente sdraiato sul letto dell’ospizio ad aspettare l’epilogo. Fine. E negli intervalli tra tante attese? S’intratteneva con passatempi.
Sconnessioni edili
Domenica, 11 Settembre 2016
Fenomeno notorio e non solo italiano la demarcazione estetica che separa il centro storico di borghi, paesi e città, da ciò che gli hanno, poi, costruito intorno. In Puglia possiamo osservare agilmente lo scostamento grazie a paesi che dentro sono perlopiù così: e fuori generalmente cosà: Ho osservato che si è iniziato a costruire brutto e dozzinale dal secondo dopoguerra, più incrementava il boom economico più aumentava la miseria estetica, problema, dunque, non provocato da mancanza di risorse. Avevo chiesto…
Ontologia di strada (famolo strano)
Giovedì, 08 Settembre 2016
Talvolta l’osservazione spietata[1] della realtà procura l’accadimento di vederla per davvero, lì l’oggetto appare inedito e strano e sorge la domanda: ma che cacchio è-perché c’è-come c’è?Il soggetto in quel "non so perché eppure c'é" dell'oggetto, invece di scompigliarsi e smarrirsi è come se si riunificasse potente in sé e con l'oggetto. 1 inesorabile nei confronti del consueto vedere che interpreta sistematico poggiando sul ricordo.
Michelangelo Buonarroti
Giovedì, 01 Settembre 2016
Prendi quello del ritratto gli metti nello stomaco due carciofi, gr 150 di piselli e un pezzo di farinata con legumi e quello spontaneo raffina il carburante nelle viscere, espelle da un paio di orifizi gli scarti e inizia a funzionare producendo un capolavoro. Davvero strano. Per giustificare il processo manca un qualche ingrediente.