Determinismo spinto, anzi spintissimo
Venerdì, 28 Marzo 2025
Nella storia del pensiero non mancano visioni rigidamente deterministiche, e tra queste spicca quella di Spinoza. Egli concepisce l’esistenza come interamente governata da una necessità impersonale, una sostanza eterna e autosufficiente che non persegue alcun fine. Tutto ciò che esiste non può che esistere, tutto ciò che accade non può che accadere. Non vi è spazio per l’iniziativa individuale, per un’autentica libertà personale o per un soggetto autonomo: in questa prospettiva rigorosamente deterministica, il soggetto non è altro che un…
L’equivoco
Giovedì, 20 Marzo 2025
Ho trovato una certa affinità tra la metafisica di Spinoza e alcune tradizioni filosofico-spirituali orientali, in particolare l’Advaita Vedanta. Entrambe cercano di conciliare due piani apparentemente inconciliabili: l’esperienza finita e temporale dell’individuo con una realtà eterna, necessaria e impersonale, che lo precede e lo contiene. Nell’Advaita Vedanta, la realtà ultima (Brahman) è unica e onnipervadente, mentre l’individuo (jiva) ne è solo un riflesso inconsistente, motto ricorrente dei vedantini è l’espressione “nessuno nasce, nessuno muore” quindi si è, impersonalmente, eterni. Per…
Tragica tensione
Lunedì, 17 Marzo 2025
Se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Sub specie temporis (sotto la specie del tempo) vediamo individui che nascono, che desiderano essere e perdurare, che vogliono cose e perseguono fini poi muoiono, mentre sub specie aeternitatis (sotto l’aspetto dell’eternità) abbiamo puro funzionamento impersonale necessario: le leggi della logica, le strutture dell’essere, l’ordine del cosmo. L’ordine dell’universo è impersonale, l’uomo no. Vige, dunque, una tragica legge: più sei qualcuno più…
Dio ossia la Struttura
Mercoledì, 12 Marzo 2025
La cacciata dall’Eden può essere letta come una metafora del nostro distacco da una condizione originaria di totale armonia, un’esistenza in cui fluttuavamo liberi e appagati, tanto da non sentire alcun desiderio. Non è chiaro se questo stato primordiale sia da ricondurre a una dimensione ancestrale o a quella oceanica intrauterina; ciò che è certo è che, uscendo da quello stato, siamo entrati in strutture che mediano la nostra percezione della realtà. Il linguaggio verbale, ad esempio, ci consente di…
Sublime ficaria
Lunedì, 10 Marzo 2025
Non so per gli animali, ma per le piante ho constatato una diffusa smania tassonomica: “Come si chiama questa?” E chi lo sa elargisce con soddisfazione il proprio sapere: “È Ranuncolo ficaria.” E quest’altra? E così via, senza fine. Comprensibile: dare un nome apre molte porte. Serve alla scienza – questo è l’Ippocastano, contiene Escina, utile contro le emorroidi. Alimenta l’immaginario – queste sono le bacche velenose dell’Atropa belladonna, proprio quelle che Hansel e Gretel trovavano nel bosco. Nutre il…
Paradigmi teologici
Mercoledì, 05 Marzo 2025
Da sempre la metafisica occidentale ipotizza un possibile sostrato permanente, una qualche essenza necessaria, che permette alle cose di essere. Concetto cardine è quello aristotelico di sostanza, confermato e rivisto da differenti angolazioni in tutta la tradizione metafisica occidentale, concetto molto utilizzato dalle teologie cristiane. Invece nelle metafisiche orientali quello di sostanza è un concetto meno centrale, quasi assente, talvolta negato radicalmente. Ma a Est come fanno gli enti a essere, se sprovvisti di una causa prima necessaria? Da quelle…
Che ne so?*
Giovedì, 27 Febbraio 2025
E’ più dogmatico presumere che dopo morti continueremo a essere o è più dogmatico ritenere che finiremo del tutto? Visto che “nessun occhio ha visto, né orecchio ha udito” cosa accadrà dopo, meglio abitare il mistero senza volerlo forzare in risposte univoche, in fin dei conti il mistero è fertile proprio nel suo essere irresolubile. Ma soggiornare nel mistero, in questo fecondo "non sapere", è però un’arte[1] insidiosa: se lo abitiamo in modo attivo iniziamo a formulare ipotesi a raffica,…
DNA culturale
Lunedì, 24 Febbraio 2025
Ci sembra di vedere il mondo capaci di cogliere il “vero” e il “reale”, invece lo vediamo filtrato dai nostri sensi e mediato dalle tradizioni culturali d’occidente[1]. Ereditarietà culturale tutto sommato vantaggiosa, pur con tutti i disastri che abbiamo prodotto qualcosa di buono l’abbiamo anche fatto. Però non sarebbe male accorgersi d’essere intrinsecamente condizionati[2], al punto che pensare con la propria testa è forse opzione impraticabile. Oltre che accorgerci della connaturata connessione con questo DNA culturale, non sarebbe male provare…
Gap
Martedì, 18 Febbraio 2025
L’editing genomico che permette di correggere errori genetici c’è da pochissimo tempo, e lo smartphone uscito quest’anno funziona meglio di quello dell’anno scorso. Si sa, scienza e tecnologia vanno sempre avanti, progresso lineare e costante, cumulativo e irreversibile. Assuefatti da questo miglioramento ci può sembrare che tutte le cose progrediscano così, e invece per la politica, la filosofia, le arti, l’etica, insomma per tutto ciò che non è scienza e tecnologia in senso stretto, il discorso si complica. Anche se…
Estromissioni fatali
Sabato, 15 Febbraio 2025
Ma com’è che ci siamo ridotti così? Per capirci qualcosa ho provato ripercorrere la storia della filosofia moderna[1], per concludere che prima c’era Dio poi è morto e l’Io ne ha preso il posto. E la Natura? Perlopiù estromessa[2], talora annichilita, e da Dio e dall’Io. Forse il problema sta tutto qui. _______________________________________ 1 Grazie al saggio “Dio, uomo e mondo”, nella metafisica da Cartesio a Nietzsche. Traduzione e cura di Orlando Franceschelli; Donzelli editore. 2 Non mancano filosofie che…
Cosa si prova a essere un pipistrello?*
Giovedì, 13 Febbraio 2025
L’immediato constatare di non sapere ci spinge a indagare, indaga oggi, indaga domani, si conoscono tante cose mentre altre ci restano sconosciute[1], così dopo una vita trascorsa a imparare e conoscere si raggiunge la meta di un consapevole e informato sapere di non sapere. Conscio e informato, per questo ben diverso dal non sapere di partenza. Questa consapevolezza è uno stato strano che può annichilirci se ci abbarbichiamo a noi stessi, però staccandoci un po’ da noi questo conscio non…
Uno e triplice
Lunedì, 10 Febbraio 2025
Il monaco erborista è tipo enigmatico e sfuggente, fra Dio, Io e Natura non si capisce in che direzione si muova, la verità è che neppure lui sa da che parte andare. Da giovane tutto gli era chiaro: il Creatore aveva fatto lui e la natura e le piante medicinali erano la farmacia del Signore, ma senti il fetore diabolico di una pianta velenosa oggi, ingurgita l’alcaloide di una pianta psicotropa domani, di quelle buone, di quelle che in un…
Grandangolo
Mercoledì, 05 Febbraio 2025
Questa mattina gli è venuto di vedere lui e il mondo sub specie aeternitatis, sotto l'aspetto dell'eternità. I problemi erano ancora tutti lì, eppure in qualche modo redenti. Questione di punto di vista, d’angolo, di profondità di campo.
Quasi creature d’altra specie
Sabato, 01 Febbraio 2025
Ho chiesto all’infermiera di farmi le iniezioni, finito il turno in ospedale fa sette chilometri per raggiungermi e me le fa, manco mi conosce bene ma viene a gratis, le viene da fare così nessuno sa perché. Son quelle così[1] che, nonostante i disastri, fanno andare avanti il mondo[2]. _____________________________ 1 “Quasi creature d’altra specie” (Leopardi, Pensieri). 2 Forse addirittura, performanti come un dio creatore, producono mondi, come se ontologia e metafisica fossero conseguenza dell’etica e non viceversa.
Mistica del Rock
Giovedì, 23 Gennaio 2025
L’altra sera a distanza ravvicinata da un chitarrista e un batterista in azione, all’improvviso ho visto a cosa “serve” il rock. Serve ad auto trascendersi. Il pezzo è il mezzo, dinamica e ritmo il passo, Eros la via e i picchi orgasmici tappe del percorso, ma la meta è oltrepassare i limiti personali per fondersi in qualcosa di più grande. Forse dentro di noi c’è qualcosa, o qualcuno, che sta un po’ stretto nel supporto perituro corporeo e necessita d’uscire…
Rapporto problematico
Martedì, 21 Gennaio 2025
il rapporto problematico fra la nostra capacità di percepire il mondo e la sua realtà, attraversa l’intera filosofia moderna. Rapporto problematico perché, come osservava Kant, per comprendere la realtà adoperiamo i nostri limitati percepire e pensare, con l’insanabile conseguenza che invece di vivere il mondo per ciò che è, lo viviamo come oggetto di una nostra rappresentazione. Dualismo fra il personale pensiero e la realtà del mondo, fra la cosa come (ci) appare e la cosa in sé, che consapevoli…
In terza persona
Lunedì, 13 Gennaio 2025
Ma com’è che anche se il corpo muta e cambiamo di continuo posti, idee, ruoli, emozioni e sentimenti, rimaniamo comunque noi stessi? Si vede che l’io è un qualcosa di non riducibile al corpo, neppure alla mente e alle emozioni. Questa identità che precede il nostro pensare, sentire e fare, qualcuno la chiama “sé”[1]; in effetti non è male percepirsi in terza persona, ci si guarda di meno l’ombelico e si diventa più vasti e eterni. Essere in terza persona…
Naufragar m’è dolce
Sabato, 04 Gennaio 2025
Da bambino i laghi lombardi con dietro le montagne mi procuravano mestizia e insieme piacere. Perché quello strano mix? Ripensandoci la mestizia era data dalla sensazione che quel paesaggio affermasse: ero prima di te, continuerò dopo indifferente a te. Il piacere dal constatare che proprio quella solenne indifferenza era all’istante salvifica non appena mi staccavo un po’ da me: era come se quella stabile e bella imponenza attestasse: io sono, l’io te lo sei inventato, e mi assorbisse a sé.
Compresenti, simultanei, opposti
Domenica, 29 Dicembre 2024
Ce ne sono al mondo di situazioni controintuitive ma che le batte tutte è il nostro esistere, contraddistinto dal desiderio di vivere a oltranza costruendo al meglio cose stabili e durature, nella consapevolezza della nostra fine, della fine di tutti gli altri e dell’impermanenza di ogni cosa. Un bel problema. Filosofie, religioni e psicologie avrebbero dovuto elaborare percorsi che ci aiutassero a familiarizzare con questi opposti che si compenetrano, considerandoli processi inseparabili che si alimentano reciprocamente, hanno invece preferito interpretarli…
I mangiatori di patate
Domenica, 22 Dicembre 2024
Mangiamo una banana e l’energia che ha dentro migra nel cuore, lo fa pulsare e viviamo. “Questo corpo è il prodotto del cibo […] vive a causa del cibo e muore se ne è privo” sentenzia il Vivekacudamani, antico trattato filosofico-spirituale indiano, niente di che, già lo sapevamo che chi non mangia muore. Però la cosa diventa interessante se consideriamo il trasferirsi dell’energia che, presente nei cibi, migra nei nostri cervelli producendo pensiero. Concezioni orientali colgono in questo processo una…
Paradossi
Giovedì, 19 Dicembre 2024
Sforniti di intelletto puro e universale ognuno interpreta il mondo a modo suo, per contenere la Babele dei soggettivismi ci confrontiamo con prospettive diverse e utilizziamo la logica, ossia diffidiamo del nostro percepire per affidarci e conformarci a standard prefissati di inferenze, coerenze e sillogismi validanti che ci sono dati. Non so se la logica sia soltanto un congegno che abbiamo architettato per addomesticare il caos, oppure sia legge intrinseca alle cose; logos che ci precede e struttura il mondo,…
Linguaggi
Giovedì, 12 Dicembre 2024
Tempo fa avevo visto un video di post teisti sudamericani che si erano inventati una cerimonia simile alla messa cattolica, sostituendo i testi della tradizione liturgica con testi scientifici attinti dall’astrofisica. Risultato bruttino, non un qualcosa di nuovo e credibile ma una misera parodia della messa. Ma com’è che all'interno di schemi rituali se si utilizzano parole mitiche e poetiche, come quelle della messa tradizionale, si produce qualcosa di umanamente vero e credibile, invece adoperando parole scientifiche e reali il…
Cifre della trascendenza
Sabato, 07 Dicembre 2024
Il libro Cifre della trascendenza, Campo dei fiori, Fazi Editore, pag.110 curate da Federico Ferraguto, raccoglie le ultime otto lezioni del filosofo e psichiatra Karl Jaspers (1883-1969) all’Università di Heidelberg nel 1961. Il testo appare rapsodico e fluttuante, complesso, a tratti criptico, sia perché Jaspers nelle sue descrizioni è solito cambiare senza preavviso differenti punti di vista, sia perché il testo trascrive una libera esposizione orale, e specialmente perché le cifre del trascendente “rivelano perché sono linguaggio di una realtà,…