Deragliamenti epistemologici
Venerdì, 10 Febbraio 2023
Chissà com’è che la stragrande maggioranza dei nefrologi e degli ingegneri meccanici, se ne tornano a casa la sera soddisfatti d’aver curato reni e progettato ingranaggi, mentre non pochi fisici teorici e biologi evolutivi scontenti di particelle e amminoacidi se ne appropriano interpretandoli in versione spiritualistica o atea materialistica[1] e da lì, rubando il mestiere ai filosofi, talvolta anche ai preti, stabiliscono cosa possiamo sapere, cosa dobbiamo fare e che cosa abbiamo diritto di sperare, anche se nessuno glielo ha…
Esigenza di pensiero
Sabato, 21 Gennaio 2023
Non possiamo escludere che l’immagine mitica di un Dio eterno, che ci avrebbe creati a sua immagine, sia una umana invenzione per anestetizzare l’angoscia per la personale finitezza, ma quando realizziamo che per finire bisogna prima essere e proviamo a indagare seriamente l’evento, quando empiricamente osserviamo l’evidenza che siamo senza esserci fatti, in corpi che funzionano con meccanismi autonomi da noi stessi, siamo portati a ipotizzare un punto di partenza, un fondamento, un movimento ordinato, una sostanza originaria, siamo portati…
Considerevolmente performanti
Sabato, 21 Gennaio 2023
Contrapposto al “so di non sapere” abbiamo l’“adesso ti dico io come stanno per davvero le cose”, disponibile nella classica versione religiosa confessionale e in quella atea materialistica, entrambe considerevolmente performanti nel precludere all’oltre e al darsi di ulteriori possibilità.
Bellezza e moralità personale
Lunedì, 16 Gennaio 2023
Può accadere che un artista violento, oppure con tratti malvagi o perversi, operi bellezza. La circostanza suggerisce che la bellezza non è generata da qualcuno volta per volta, lì per lì, ma è forse un universale che pre-sussiste in qualche iperuranio platonico, oppure nel cuore immanente delle cose, manifestando la sua gloria indipendentemente dalla moralità dell'artista che la veicola o estrae. Può anche essere indizio della natura dionisiaca dell’artista; satiro metà dio e metà caprone, o significare che il fruitore…
Tutto si trasforma
Sabato, 07 Gennaio 2023
Finitudine è il trasformarsi di qualcosa non la fine di tutto, quando l’esistenzialismo ateo prevede, paventa e pontifica, la fine assoluta del mondo sembra poggi sulla scienza, invece poggia sul concetto teologico della Creazione dal nulla.
Il libero uso che vi aggrada
Venerdì, 30 Dicembre 2022
Gesù ha snellito i 248 precetti dell’ebraismo che obbligano e i 365 che vietano, riducendoli dai complessivi 613 ai 2 ama Dio e ama il prossimo[1]. Nonostante la semplificazione spinta ci troviamo ancora all'interno di un paradigma precettistico dell’esistenza, che vede la realizzazione umana attuarsi nel far così e non far cosà, modo diffuso e apprezzato probabilmente per la sua semplicità di utilizzo. Rara la pedagogia che pur consapevole di quanto siano sterili i contenuti che non migliorano il comportamento,…
Io esorto, tu esorti, lui esorta
Sabato, 17 Dicembre 2022
Oltre che con linguaggio descrittivo preti e giuristi si esprimono con linguaggio prescrittivo, cioè utilizzando enunciati diretti a modificare il comportamento degli uomini. Se la scienza si esprimesse così non sarebbe più scienza e la psicologia sarebbe una cattiva psicologia, anche la filosofia non ne uscirebbe bene[1]. ____________________________________________ 1 «In ogni sistema morale in cui finora mi sono imbattuto, ho sempre trovato che l'autore va avanti per un po' ragionando nel modo più consueto, e afferma l'esistenza di un Dio,…
Anacoluto e dintorni
Domenica, 11 Dicembre 2022
Montaigne spiega che i suoi Saggi procedono “a salti e sgambetti” (Essais, III, 9). La forma letteraria discontinua, mobile, disordinata, incoerente, fluttuante, o coincisa al massimo, all’opposto del dimostrare, esortare, prescrivere, moralizzare, disciplinare, formare, vuole esprimere l'infinita, movimentata, complessità e diversità del mondo e di ognuno di noi. Nello squilibrare il lettore lo eccita a riempire i buchi e a ricostruire l’assetto (stabilità) dello scritto; coautore che completa, elabora e crea in proprio il significato di ciò che legge. Va…
Snodi e annodi
Mercoledì, 30 Novembre 2022
Stabilito che il mondo non possiamo intenderlo indipendentemente dal nostro pensiero e non possiamo conoscerlo al di fuori del nostro percepire, gran parte della filosofia moderna conclude che il mondo (ci) è inconoscibile “in sé”. L’umanità se ne impipa della cosa piuttosto convinta che il mondo possiamo invece conoscerlo per ciò che realmente è, come se possedessimo il potere di bypassarci per carpirlo in presa diretta. Alcuni filosofi lo chiamano realismo ingenuo ma forse è saggezza popolare.
Teatro dell’assenza
Giovedì, 24 Novembre 2022
Può anche essere che ciò che chiamiamo io sia nient’altro che una credenza o una convenzione, che sia sprovvisto di unità e identità propria, che non sperimenti alcunché ma che sia invece prodotto delle esperienze: “fasci o collezioni di differenti percezioni che si susseguono con una inconcepibile rapidità, in un perpetuo flusso e movimento”, perché “la mente è una specie di teatro, dove le diverse percezioni fanno la loro apparizione, passano e ripassano, scivolano e si mescolano con un’infinita varietà…
Passe-partout
Sabato, 05 Novembre 2022
L’ottocentesco termine “panenteismo”, lo si può interpretare sia come una variante del panteismo che del teismo. Il panenteismo panteista ipotizza, o afferma, il primato di una arché, di un’ápeiron alla Anassimandro; energia vitale che seppur immanente precede, costituisce e onnipervade (panpsichismo) l’universo. Il panenteismo teista include, invece, l’immanenza dell’universo in Dio emanata e animata dalla sua potenza creatrice e trascendente. Se nelle due varianti sostituiamo i termini Arché e Dio con Logos, scemerà l'eccedenza di Dio sulla natura e il…
Nomi e nomignoli
Domenica, 30 Ottobre 2022
Considerandoci qualcuno invece che nessuno siamo soliti darci un nome proprio, così da esprimere le specifiche individualità che siamo. Anche agli animali domestici li sentiamo qualcuno e gli affibbiamo nomi e nomignoli, raro invece che chiamiamo una cavalletta Antonella o una mosca Maria e neppure Luciana un cespo di lattuga, o Massimiliano un sasso. In questa concezione l’architettura del funzionamento naturale esprimerebbe con noi l’apice della sua potenza, gloria che scemerebbe gradualmente nell’allontanarsi da noi, affievolendosi negli animali, depotenziandosi ancor…
Io e appartenenza
Giovedì, 13 Ottobre 2022
Se qualcuno non avesse trovato i gemelli sotto alla lupa starebbero ancora là a ululare, per conoscerci persone abbiamo il bisogno vitale di appartenere alla comunità umana. La cosa strana, per certi versi miracolosa, è che questa continua interconnessione costitutiva tra singole unità psichiche, invece di produrre individui sempre più standardizzati e uniformi, perché miscelandosi stemperano vicendevolmente le proprie singolarità, genera al contrario precise individualità, tutte uniche e sempre differenti. Che si oppone a questo processo producendo disastri è evidentemente…
Bivi e mete
Venerdì, 09 Settembre 2022
I più tirano dritto vivendo l'esistenza in presa diretta come gli appare, ma ci sono alcuni che in libertà e autonomia gli viene da capire il mondo e così iniziano a indagare i modi di pensare, conoscere e agire nella storia e di adesso, propri e degli altri, per cogliere cause, fini e significati, così da elaborare sensi all'esistere. A volte va a finire che si ritrovano a vivere artisticamente danzando nelle polarità degli opposti, altre volte va invece a…
Epiloghi personali da ovest a est
Giovedì, 01 Settembre 2022
La vegliarda se ne stava in compagnia e ripeteva: “Ho ancora tante cose da fare la morte può aspettare”, in quel continuo darsi da fare è schiattata senza manco accorgersi. Non so se la vegliarda in quel occidentale darsi da fare tentava una sintesi fra reale e ideale, fra cosa in sé e fenomeno, fra essenza e apparenza, fra “mondo come volontà” e “mondo come rappresentazione”, oppure faceva semplicemente qualcosa, qualsiasi cosa, invece di non fare nulla. In ogni caso…
Nel frattempo interporre qua e là
Domenica, 14 Agosto 2022
Strana cosa la biosfera, dall’interconnettersi di precisi algoritmi e caso si producono cose singolari, dalla macchia mediterranea alla barriera corallina, fino all’accadere di tutti noi, individualità coscienti d’esserlo, da qui l’esperienza della sofferenza. Ma non per questo dobbiamo perseguire la negazione della volontà di vivere, visto che il mondo non è tutto tragico e neppure sempre doloroso, in attesa del personale epilogo è forse preferibile, nel frattempo, perseguire una pacata negazione della volontà di vivere evitando di strafare con l'io,…
Là dove Logos arranca
Domenica, 07 Agosto 2022
Nel regno della logica affermando la necessità escludiamo casualità e libertà, mentre nella vita reale tutti possiamo rilevare il continuo accadere della misteriosa interconnessione tra necessità, libertà e casualità, e così là dove Logos arranca Mythos compensa. Demitizzando certe cose possiamo sgonfiarle e vederne i caratteri reali, ma nel demitizzarne altre va invece a finire che non capiamo più niente. "Il vivente concreto, come tale, non può venir colto per concetti.” (Romano Guardini, L’opposizione polare).
D-io
Sabato, 30 Luglio 2022
Non poche concezioni giudicano l’io nient’altro che un costrutto privo di un nucleo reale, una mera nozione, un’estemporanea convenzione condivisa. Niente di più che un pronome personale che ci consente di funzionare in questo nostro mondo, interagendo con le nozioni te e loro. L’io quello che poggiando su se stesso sa di essere proprio lui, che distinguendosi dal tutto afferma di essere qualcuno invece che nessuno, che autoconsapevole della sua individualità sa di non essere un altro; entità sovrana unica…
Mito e realtà
Venerdì, 17 Giugno 2022
Percepire di appartenere a un corpo mistico o credere alla comunione dei santi; il voler prendere la sofferenza degli altri su di sé affinché tutti possano essere felici; il vedere in ogni accadimento l’espressione dell’ordine provvidenziale dell'universo e concezioni del genere, sono modi di pensare che possiamo giudicare irreali e astrusi, ma ciò che conta non è la loro realtà e veridicità bensì l'intrinseca capacità di produrre, in chi li vive, prospettive esistenziali di significato e senso che possono portare…
Ontologia dell’eco appartenenza
Giovedì, 17 Marzo 2022
Senza che abbia preso alcuna iniziativa e senza una mia personale competenza questo corpo si è assemblato nel ventre di mia madre. Prodotto da ciò che hanno mangiato i miei genitori e dalla loro casuale unione si è assemblato spontaneo e ha disposto al prorio posto falangi, falangine e falangette, ottemperando un complesso ordine necessario . “Gettati” nel mondo? Ma come glissare sulla circostanza che per essere gettati occorre, prima, essere fatti? Consapevoli che apparteniamo all'ordine naturale nasce l’etica del…
Effimeri, ma non nulla
Sabato, 22 Gennaio 2022
«Questo ordine universale che è lo stesso per tutti, nessuno degli dei o degli uomini lo ha fatto ma sempre era, è, sarà fuoco sempre vivente che si accende e si spegne secondo giusta misura.» (Eraclito, 535-475 a.C., frammento 30) L’umano porsi-opporsi nei confronti del funzionamento naturale produce un arrabattarsi tra insensate pretese di eternalismo e sprofondamenti nel nichilismo, che Eraclito accettando di appartenere al funzionamento naturale supera. In quel “si accende e si spegne secondo giusta misura” risolve l’eternalismo…
Sprazzi d’impersonale consapevolezza
Martedì, 18 Gennaio 2022
All’interno del modello soggetto-oggetto tanto radicato in noi, le tradizioni sapienziali che indicano di realizzarci distaccandoci da noi stessi provocano un cortocircuito: se mi ometto chi mai si realizza? Per uscire dal paradosso è necessario superare la concezione di soggetto per fonderci nel sostrato universale che ci precede, nel Sé, nell’Essere, nella Vita, in Dio, o comunque lo si chiami, e in questo fonderci non essere in nessun luogo e ovunque, un essere tutto in quanto nessuno. Se non usciamo…
Animismo e panteismo
Mercoledì, 12 Gennaio 2022
Apparteniamo a una realtà multiforme ma unica e interconnessa, nel reciproco rimando tra noi e la natura il panteismo può essere interpretato come una forma evoluta del primitivo animismo, emancipato da ingenuità e magismi, ma a ben vedere il panteismo è forse concezione e sensibilità opposta all'animismo più che susseguente. Mentre nell’animismo ci connettiamo alla natura proiettandoci dappertutto, nel panteismo consapevoli di appartenere alla natura ci dissolviamo in essa.