BLOG DI BRUNO VERGANI

Radiografie appese a un filo, condivisione di un percorso artistico

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Ad ogni costo?

Mercoledì, 25 Agosto 2021
Essere/non essere. Esserci/non esserci. Vivere/morire. E l’esserci non abdica mai dal suo predominio, a oltranza vuole vincere la suprema partita. Ma poi, di fatto, al di là di queste teorizzazioni e dottrine, alla fine perde sempre. Sapendolo, quando la suprema partita diventa estrema e il gioco si fa duro non è che teniamo sempre e comunque all’esserci ad ogni costo, incluso il costo di dolori atroci e sofferenze inaudite. E quando la volontà di non soffrire più supera quella di…

Gioco di specchi

Venerdì, 20 Agosto 2021
Talvolta passeggiando nella natura non vediamo le piante, la terra, il cielo, gli insetti, per ciò che sono (e chi lo sa cosa sono realmente?), ma scorgiamo, là fuori, parti di noi stessi. Gioco di specchi dove la natura eccita parti della nostra psiche che le sono simpatiche che attivate si proiettano, a loro volta, sulla natura. Forse se Narciso avesse contemplato gli insetti che si muovono veloci sulla superficie dello stagno, invece che la sua immagine riflessa, avrebbe visto…

Risentimento universale

Sabato, 07 Agosto 2021
Il risentimento sociale consiste in un odio impotente verso coloro che sono ciò che si vorrebbe essere, o verso quelli che hanno ciò che si vorrebbe avere. E che fanno i miserabili convinti di meritare di più di ciò che sono e di avere di più di ciò che hanno, se non possono esserlo e averlo? Nietzsche nella “Genealogia della Morale” (1887), attaccando il cristianesimo, osserva che lo schiavo imprigionato nel vicolo cieco di un desiderio irriducibile quanto irrealizzabile, per…

Egocentriche geremiadi

Lunedì, 26 Luglio 2021
In fondo chi si attarda in tormentati proclami sull’assurdità, il nauseante non senso, la cecità e l’irragionevolezza della realtà, afferma (inconsapevolmente) che invece lui ci vede benissimo, e che se la pessima realtà ottemperasse il senso e le categorie che lui produce, allora sì che l’universo funzionerebbe a puntino. Per prodursi nausea serve un ego-stomaco posto al centro del palco. La storia della filosofia, della letteratura e dell’arte pullula di elementi dal tronfio ventre narcisisticamente compiaciuti di dichiararsi spacciati.

Grammacrazia

Martedì, 06 Luglio 2021
“E il giorno della fine non ti servirà l'inglese” (Franco Battiato, Il re del mondo, EMI 1979). Si pensa poggiando su parole interiori e attraverso di queste, ma si pensa anche senza parole come fa il calciatore che tira giusto perché pensa giusto senza farsi discorsi[1]. Le parole materializzano l'invisibile pensiero e come fa il taxi lo tra-ducono così che arrivi a qualche destinatario. Il problema è che se partendo da questa indispensabile funzione della parola, diciamo così materializzante-logistica, si…

Come con la coda dell’occhio

Venerdì, 25 Giugno 2021
Che cos'è l’essere? Come è? Perché è? Sono le domande ontologiche e metafisiche che chiedono ragione dell’essere, della verità (assoluta), del senso (ultimo). Dato che siamo (esistiamo) percependo noi stessi e il mondo, ci troviamo in una situazione per nulla semplice, sotto certi aspetti tragica: da una parte, facciamo esperienza di ciò che è per la semplice immediata esperienza che c’è (ci sono io, c’è il mondo, ci sono gli altri), ma dall'altra ci resta preclusa la conoscenza completa e…

Le ignote sorgenti del valore

Sabato, 05 Giugno 2021
In un’ottica teistica l’origine dei valori è chiara e semplice, ingenua e semplicistica per chi preferisce, infatti i valori sono per così dire promulgati da una verità razionale superiore che ce li rivela, di solito a mezzo libro. Ipotesi indimostrabile e altamente rischiosa quella di individuare la sorgente del valore in un assoluto sovrannaturale, conosciamo bene le derive assiologiche che questa narrazione ha prodotto nella storia. In fondo i valori scesi dal cielo sono niente di più che valori culturali…

Io? Non io? Chi?

Domenica, 16 Maggio 2021
Nel saggio I quattro maestri, nelle pagine 195-202 Vito Mancuso affronta un nodo non da poco riguardo il buddhismo, dottrina che da una parte giudica sia l’io che l'anima individuale entità inesistenti (anātman) e, dunque, nient’altro che mere credenze valutate dannose, mentre dall’altra afferma, nel contempo, la capacità e il potere insiti nell'individuo di volere e di partecipare consapevolmente all’eterno, di rinascere, di ricordare vite precedenti, di pregare per i defunti, del rifiuto di alcune anime illuminate di abitare lo…

Elementare, Watson ?

Domenica, 02 Maggio 2021
Apprendo dal saggio di Vito Mancuso I quattro maestri, la storia del monaco buddhista Sangamaji. Il venerabile durante la meditazione venne avvicinato dalla donna che era stata sua moglie che con in braccio il loro figlio gli chiese aiuto, ma il venerabile impipandosene di entrambi tirò dritto continuando la sua meditazione[1]. Vito Mancuso, commentando la cosa, afferma che il suo imprinting è diverso da quello di Sangamaji e che, dunque, mai potrebbe diventare buddhista, pur manifestando affetto e stima per…

Noetica di strada

Mercoledì, 14 Aprile 2021
Moriremo e lo sappiamo, ma pur al cospetto della ineluttabile sovrastante imminenza gli abitanti del mondo invece di terrorizzarsi e pietrificarsi tirano dritto abbastanza disinvolti. La spiegazione più immediata, e ritrita[1], è interpretare questa diffusa scioltezza prodotta da rimozione che attiviamo in massa per anestetizzare l’angoscia di non esserci più. Kafka va oltre: “L'uomo non può vivere senza una costante fiducia in qualcosa d'indistruttibile dentro di sé, anche se quell’indistruttibile come pure quella fiducia possono rimanergli costantemente nascosti. Una delle…
Panteismo, alla lettera Dio è tutto. Il lemma stesso con quel “tutto” porta a interpretare la relazione della sussistenza di Dio nel mondo e del mondo in Dio in termini di quantità; una sorta di calcolo percentuale di mondo/Dio-Dio/mondo che tenta di definire la grandezza di una quantità rispetto all’altra. Ma siccome sono grandezze strane e che non stanno mai ferme, forse meglio evitare misurazioni e viversele fluttuando di spirito. Comunque, se le percentuali piacciono, ci si può dilettare con…

Genealogia della morale

Mercoledì, 10 Marzo 2021
Nella colonia felina è arrivata, chissà da dove, una gattina macilenta in massimo grado e una decina di gatti tutti lì a leccarla e scaldarla, pure il cane la tratta bene. Mica è vero che la legge naturale sentenzia sempre e comunque l’estinzione crudele del malriuscito inadatto. Forse anche Gesù e Salvo D’Acquisto, al pari di quei gatti buoni, sono (anche) fenomeni naturali.
David Hume (1711–1776) nel suo “Trattato sulla natura umana” nega l’esistenza dell’Io con parole chiare e semplici: “Quando rifletto su me stesso, non percepisco mai questo io senza una o più percezioni, né percepisco mai altro fuori da queste percezioni. E’ l’insieme di queste, dunque, che forma l’io […] l’annientamento che alcuni suppongono seguire alla morte e distruggere interamente l’io, non è altro che l’estinzione di tutte le particolari percezioni”. Appare evidente che Hume è un filosofo singolare[1], per visitare…

Antinomie

Mercoledì, 17 Febbraio 2021
Dio personale e creatore; il cosmo come sua rivelazione; l’anima personale immortale dentro un corpo mortale, sono tutte possibilità che non possiamo comprendere appieno e neppure dimostrare con certezza razionale, nondimeno la storia della civiltà ci mostra che sono idee fondanti e imprescindibili. Il problema è che sia le affermiamo giudicandole vere e necessarie, sia le neghiamo dimostrandole inesistenti, sorgeranno gineprai impenetrabili e crampi mentali inconcludenti. Pure Kant si era fermato, concludendo che delle cose in sé non si dà…
A differenza delle immacolate e irreprensibili intelligenze artificiali, a noi può anche capitare di accettare discorsi illogici da una persona che ci è simpatica e alla quale vogliamo bene, o all’opposto di rimanere perplessi su idee ragionevoli di estranei che ci sono antipatici e non stimiamo, anche arrendendoci a quelle idee riconoscendole razionali potrebbe roderci l'implacabile sensazione che in quelle architetture di pensiero qualcosa non torni. Per risolvere la cosa bisognerebbe snodare del tutto i pensieri dalle impressioni -come indicano…

Con gli occhi di un cane

Domenica, 31 Gennaio 2021
Nella esperienza comune di tutti i giorni gli oggetti e i fatti che percepiamo attraverso i sensi sono garanzia di realtà, le idee un po’ meno. Allo stesso modo il filone filosofico dell’empirismo afferma il primato dell’esperienza sulle idee. A questo punto si potrebbe prevedere che l’empirismo filosofico, nel suo affermare la realtà assoluta degli oggetti e dell’esperienza sensoriale, sfoci in una interpretazione materialistica del mondo. In effetti accade proprio così per l’empirismo di strada, quello del “vogliamo fatti non…

Facce vedé !

Martedì, 26 Gennaio 2021
Hume nel suo “Trattato sulla natura umana” afferma il primato delle impressioni immediate che ci pervengono dai sensi, rispetto alle idee che produciamo, a tutte le idee, altissime incluse. Idee che, a suo dire, sarebbero nient’altro che immagini illanguidite delle impressioni avute dai sensi corporei. Se le cose stanno così andrebbero ridimensionate non poche tradizioni di pensiero che hanno fondato la nostra civiltà, dall’Essere parmenideo, alle idee platoniche, al paradigma del soprannaturale proclamato dal teismo. Ad avvalorare la concezione di…

Idealismo assoluto?

Giovedì, 21 Gennaio 2021
Possiamo partorire idee poggiando sul puro e autonomo pensare, oppure ogni pensiero è elaborazione, assemblaggio e ordinamento, più o meno valoroso, di materia prima proveniente dalle percezioni sensoriali e dall’imbeccata di qualcuno? Escludendo dal nostro pensare tutto ciò che i sensi percepiscono e ogni idea appresa e ereditata, che rimane? Può darsi che di auto sussistente resti solo il pensiero: “Sono”, che i bambini hanno la prima volta nel suo spontaneo sorgere. Anche un primo uomo primitivo ci andò forse…

Identikit

Venerdì, 15 Gennaio 2021
Davvero un brutto affare la cattiva filosofia, però è facile da riconoscere. E’ reattiva e piuttosto permalosa, stravaccata sulla retorica sforna sofismi arzigogolati e si attarda altezzosa a metafisicare teoresi che non servono a nessuno. Esorta obbligando e vietando, dispensando a raffica i precetti che si inventa.

Piccole canaglie

Martedì, 12 Gennaio 2021
L’acqua dalle nostre parti tutte le volte bolle a cento gradi, poco più, poco meno, invece a parità di condizioni non sempre accadono rivoluzioni francesi. I bambini nei loro giochi di queste cose se ne infischiano, ma vedendo gli adulti poggiare sul dogma di causa-effetto non appena li incontrano iniziano a chiedere a raffica il perché di questo e di quello, ma notiziati della causa ne domandano ancora ragione, riducendola a effetto. Possibile che insistano perché si divertono nel vederci…

Noumeno

Giovedì, 17 Dicembre 2020
Ecco una cosa, ecco la cosa, ma “cos’è?” Domanda banale e insieme tremenda. Se ne discute da secoli, negli ultimi con maggiore vigoria. Il problema è che se da una parte percepiamo e conosciamo direttamente le cose, insomma ne facciamo esperienza, dall'altra ci resta preclusa la loro conoscenza completa, visto che l’umano percepire e conoscere permarrà, per forza di cose, circoscritto all’interno del nostro parziale orizzonte mentale e percettivo. E’ la classica opposizione kantiana fra fenomeno, ovvero come appare a…

L’esegesi del mondo

Giovedì, 10 Dicembre 2020
«Ho 12 anni. Vado alla sinagoga. Chiedo al rabbino qual è il significato della vita. Lui mi dice qual è il significato della vita, ma me lo dice in ebraico. Io non lo capisco, l'ebraico. Lui chiede 600 dollari per darmi lezioni di ebraico.» (Leonard Zelig/Woody Allen)Roba per specialisti l’esegesi della bibbia o di un testo giuridico, ma l’esegesi del libro del mondo è compito che ci riguarda tutti. Impresa complessa perché il mondo è volume pieno zeppo di significati…

Un qualcosa “di più” ?

Sabato, 05 Dicembre 2020
Ripensando il concetto di selezione naturale introdotto da Charles Darwin, ho considerato che “selezione” è termine equivoco, visto che il selezionare implica scelta e valutazione attiva, mentre Darwin affermava tutt’altro. Per evitare equivoci avrebbe potuto utilizzare il termine “smistamento” come gli scambi che convogliano meccanicisticamente i treni su binari differenti. “Smistamento naturale” non suona poi male, ma siccome di queste cose so poco e niente ho chiesto a due esperti, il filosofo Orlando Franceschelli che molto si è dedicato a…

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