Strategie investigative
Venerdì, 04 Settembre 2020
“Il poeta è un fingitore.Finge così completamenteche arriva a fingere che è doloreil dolore che davvero sente.” (Pessoa) Il patto narrativo è quel sottinteso accordo tra scrittore e lettore, dove il lettore compie una “parziale e momentanea sospensione delle facoltà critiche e accetta come se fosse vera una storia che sa in larga e diversa misura una storia fittizia” (H. Grosser). E perché mai il lettore e prima di lui lo scrittore dovrebbero accettare liberamente e consapevolmente la sospensione, seppure…
Assedio all’Io
Mercoledì, 12 Agosto 2020
L’Io, quello che poggiando su se stesso sa di essere proprio lui, che distinguendosi dal tutto afferma di essere qualcuno invece che nessuno, che autoconsapevole della sua individualità sa di non essere un altro. Io inteso come soggetto, entità sovrana unica e irripetibile, che ha forse anima personale, indivisibile e magari eterna, caratterizzata da ecceità e quiddità, termini che affermano la sua ultima e insostituibile specificità singolare, ecco tutto sbagliato dicono in molti. Ciò che chiamiamo Io sarebbe nient’altro che…
Pausa di intero o semibreve
Martedì, 04 Agosto 2020
Nel monitorare due che dialogano mi son chiesto cosa accade di preciso quando la parola passa dall’uno all’altro. In quel tempo c’è una decisione più o meno concordata su chi può prendere la parola -parlando al telefono questo passaggio all’altro diventa evidente, ma c'è anche senza il telefono- in quel punto di silenzio il designato interpreta lo stimolo che gli è pervenuto dall’altro e con quel materiale elabora una reazione, che può essere una risposta, o il proporre un ulteriore…
Storie Bislacche
Sabato, 01 Agosto 2020
Si narra dell’impari guerra tra il piccolo Regno dell’individuo e il grande Regno del funzionamento della specie, immane schiacciasassi, quest'ultimo, mosso da necessità che tutto ingloba nel suo cieco funzionamento autoperpetuante. Di solito al filosofo narratore che proclama questa teoria gli viene una faccia strana, un po’ contrita e insieme tronfia, fiero di quella sua tragicità che preclude ai profani ulteriori possibilità. In tanta perentoria solennità che separa il miserabile Io dalla pre-potente natura un momentaneo terrore nel pubblico è…
La maestra mi ha imparato
Venerdì, 31 Luglio 2020
Ci sono cose che si insegnano e si imparano, pensiamo alle discipline scolastiche. Altre che è impossibile insegnare però è possibile imparare, come spiegato in questa intervista sull’arte dello scrivere. Altre ancora che non si possono insegnare e neppure imparare perché “se la spina non punge quando nasce, è difficile che punga mai”[1], ovvero vocazione. __________________________ 1 Montaigne nei Saggi riporta nel Libro I, Capitolo LVII « Dell’Età » questo modo di dire della Francia del 500 e aggiunge: «Quanto…
Tema: inizio, svolgimento, fine.
Giovedì, 23 Luglio 2020
Parmenide affermava che «L'essere è, e non può non essere; il non-essere non è, e non può essere» e Antoine-Laurent de Lavoisier postulava: «Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma». Evidente, basta di tanto in tanto osservare il funzionamento naturale per averne conferma. Eppure non è questo il modello che si è affermato in Occidente, dove il più delle volte si interpreta l’esistere, personale e del mondo, strutturandolo in inizio, svolgimento e fine, al pari degli scolari che…
Riduzionismo, riduttivismo
Sabato, 18 Luglio 2020
L’idraulico che esegue la diagnosi per individuare il guasto alla caldaia, verifica le differenti ipotesi che ha in testa. Via, via, con rasoiate decise, esclude e scarta tutte quelle che non causano il problema, così individua la causa del guasto e aggiusta la caldaia. Riduce e riduce fino a giungere a un preciso, definitivo e univoco nient’altro che. Strategia efficace per indagare e trattare meccanicismi, ma per tutto il resto non di rado fuorviante e castrante.
Il crepaccio
Venerdì, 17 Luglio 2020
Grazie ai suoi complessi circuiti quante cose ricorda un super computer e quante ne sa fare. Opera con velocità sbalorditiva, ascolta e anche parla. Peccato non sappia ancora d’esserci. Quale circuito occorrerà inventare per attivargli la consapevole autocoscienza di sé? In attesa che una qualche diavoleria venga realizzata, permane l’evidenza che tra il nostro sistema nervoso e la coscienza che da esso emerge c'è un bel gap e in quel crepaccio non sappiamo ancora cosa ci sia dentro.
Ossia
Mercoledì, 08 Luglio 2020
Se Dio fosse pari pari la Natura non possiamo escludere che tale identità incondizionata procurerebbe un bel disastro, e per Dio, e per la Natura. In effetti l’Onnipotente sarebbe d’un botto esautorato della personalità, della libertà e della bontà (moralità, per chi preferisce), insomma rimarrebbe un mero vegetale; mentre la Natura acquisendole (personalità, libertà, bontà), non potrebbe più ottemperare le sue fisse leggi perdendo quel meccanismo di ripetitività che ne determina il (perlopiù) regolare funzionamento. In effetti il Deus sive…
Razionale?
Domenica, 05 Luglio 2020
Si fa presto a dire ragionevole ma di razionalità non ce n’è una sola. Razionale è optare per ragioni personali che giudichiamo giuste -ognuno ha le sue buone ragioni- evitando di andare contro noi stessi, ma anche ottemperare norme sociali pur percependole astruse. C’è la razionalità del profitto che vede ragionevole mettere qualcosa sotto i denti, poi c’è la razionalità che poggiando sull’osservazione altrui opta per l’opzione che, data una specifica situazione, è più utilizzata dalle sue parti. C’è la…
Pronomi personali
Martedì, 23 Giugno 2020
All’appello dell’umanità più di sette miliardi rispondono presente, ma cosa è presente e chi? Non è poi chiaro che cosa sia per davvero l’io. La circostanza di avere un nome proprio è un mero arbitrio per distinguerci, ma non prova di individualità libera e cosciente. Libero arbitrio? Problema per nulla risolto e qui secondario, visto che per attuarsi è necessario qualcuno che lo eserciti. Se ciò che definiamo io proviamo ad estrarlo dall’ereditarietà genetica e dalle circostanze sociali -che nel…
Innata obbedienza
Venerdì, 12 Giugno 2020
Sembra che l’io dei preistorici coincidesse col noi del gruppo di appartenenza. Un livello evolutivo pre-personale e pre-individuale, stile girasoli che ruotano necessariamente assieme. Anima di gruppo che lo studioso delle religioni Lévy-Bruhl definiva con la formula "participation mystique". In seguito con la concezione filosofica e poi cristiana di anima personale e immortale, l’io acquisì sempre più consistenza e autonomia differenziandosi dal tutto e dal gruppo. Due osservazioni, la prima è che le spiritualità che tendono a una rarefazione dell'io…
Pluralismo
Domenica, 07 Giugno 2020
Carl Gustav Jung nella sua opera “Tipi psicologici” (1921), esaminando la medievale (quanto attuale) disputa sugli universali[1], vedeva quote di verità in entrambe le concezioni[2], aggiungendo che, di fatto, è la psicologia di ogni individuo a optare per l’una o per l’altra concezione, o a mediare realizzando una sintesi di entrambe. Dunque per certe cose[3] non esistono verità fisse, ma processi dinamici che ognuno svolge a modo suo. Se così è -a me sembra che lo sia- per queste cose…
Sistema filosofico
Sabato, 23 Maggio 2020
Kant negli ultimi anni del suo percorso affermava e dimostrava che bisogna sempre dire la verità. Non stiamo parlando della verità assoluta, metafisica (e chi mai la sa?), ma morale, riferendoci dunque alle verità contingenti che consapevolemente affermiamo o neghiamo nelle circostanze quotidiane. Anche nel caso estremo -presente nell’immaginario di noi tutti- di nazisti che per trucidarli cercano dei bambini innocenti che abbiamo nascosto nel fienile, alla richiesta dei carnefici: “Dove sono i bambini ?”, Kant accetta come moralmente giusta…
Mistero di Dio: mistero dell’uomo
Martedì, 05 Maggio 2020
L’interpretare Dio alla Feuerbach, prospettiva che vede Dio come un’umana proiezione e, dunque, una nostra personale creazione e non viceversa, più che una conclusione che liquida Dio per certi aspetti è una sorta di religiosità materialistica che apre scenari inaspettati. Per entrarci si potrebbe forse iniziare con un nuovo ramo dell’antropologia che riveda filologicamente tutte le teologie - greco-romana, ebraica, cristiana e islamica - sostituendo il lemma “Dio” con “Io”, per poi (di quest’Io) dettagliarne l’essenza, provarne la sussistenza ontologica…
Capirsi?
Giovedì, 23 Aprile 2020
Bella cosa capirsi ma più difficile di quel che appare. L’evento comunicativo, che permetta comprensione, necessita di indeclinabili elementi e un preciso procedere: un soggetto emittente; un messaggio che si riferisca a qualcosa di sensato e un soggetto ricevente che, usufruendo del canale utilizzato dall’emittente (voce che dice parole, scrittura, oppure gesti ed espressioni del corpo) riceva il messaggio comprendendolo per mezzo di codici condivisi dalle parti (parole con significato che costruiscono frasi, come anche suoni che fanno musica). Se…
Parola di Dio, parola di uomo
Sabato, 04 Aprile 2020
In un certo senso il teismo[1] è una forma (fortemente) romanzata, a tratti fumettistica, del deismo[2], così sotto certi aspetti il deismo è una narrazione interpretativa del naturalismo[3] e va bene così: in fondo anche il naturalismo non progredirebbe se si limitasse a una sistematica smitizzazione del mondo, stilando una cronaca dell’esistente incapace di elaborare storie -sperimentalità speculativa- da verificare. _______________________________________ 1 Riconoscere Iddio persona, creatore che si rivela al mondo e lo governa remunerando meriti e demeriti in un’altra…
Per un flashmob filosofico
Mercoledì, 18 Marzo 2020
Nel vivere in campagna non è cambiata (letteralmente) una virgola del mio consueto vivere, ad eccezione di quella mezz’ora, ogni tre giorni, che mi vede in paese a fare spesa; organizzandomi con qualche gallina ovaiola e un orto più grande eviterei anche quello. Eppure tutto è stravolto nel costatare come una minuscola forma di vita primitiva basti e avanzi per smantellare l’imperversante, quanto presupposta, onnipotenza antropocentrica. La sofferenza degli altri mi preoccupa, sarebbe ben stolto un eremitaggio rurale insensibile alle…
I girasoli
Sabato, 15 Febbraio 2020
Che problematizza la possibilità del libero arbitrio è l'ordine delle leggi fisiche che nel funzionamento naturale determinano immodificabili concatenazioni di causa ed effetto, forza che fa ruotare parallelamente coatti tutti i girasoli nella stessa programmata direzione. Anche noi, seppur enormemente più complessi, siamo costituiti dalle stesse particelle dei girasoli e obbediamo alle medesime leggi[1]. Ma non è finita qui, un altro scossone destabilizza le fondamenta del libero arbitrio, pensiamo all'ontologia parmenidea dell’Essere uno-eterno-ingenerato-indivisibile; immobilità blindata all'insorgere di qualsivoglia divenire: continuo-infinito-presente…
Agent causation
Venerdì, 14 Febbraio 2020
Sono decine le differenti opzioni teoriche che la filosofia ci offre per risolvere il problema del libero arbitrio, ma mica è semplice abbracciarne una. Il problema è che considerando, da una parte, l’evidente possibilità che abbiamo di scegliere questo invece di quello e, dall’altra, l’osservazione che tutti i fenomeni e gli eventi naturali sono necessariamente e meccanicisticamente determinati da altri precedenti eventi, non vedo ragione per cui gli umani dovrebbero fare eccezione. Nella confusione è un po' da invidiare la…
Metafisicamente ibridi
Giovedì, 06 Febbraio 2020
“E voi chi dite che Io sia?” e suo malgrado, eterogenesi dei fini, fondò la cristologia, quell’estenuante ricerca che prova a definire quote e a calcolare percentuali dell’umanità e della divinità di Gesù, pancia della storia della Chiesa che ha determinato l’intero pensiero occidentale. Non poteva essere che così: la domanda precede il cristianesimo nel suo implicito chiedere a ognuno di noi: “Tu che sei?” riformulazione dell’antica esortazione “Conosci te stesso”, che il neoparmenidismo alla Severino ha riproposto affermando che…
Chiodo scaccia chiodo?
Lunedì, 20 Gennaio 2020
Mica puoi dire all’innamorato rifiutato di trovarsene un’altra, al genitore che perde il bambino di rimpiazzarlo, all’amico deluso dall'amico di una vita che ne ha altri, o a chi gli muore il cane che al canile c'è solo l'imbarazzo della scelta. Cosa è, in noi e negli altri, questa specificità insostituibile che nel suo manifestarsi trascende la biologicità che la permette?[1] Se c’è un qualcosa che nel mondo rasenta il soprannaturale è forse questa irripetibile singolarità che onoriamo con maiuscoli…
Il nessuno eterno
Sabato, 11 Gennaio 2020
Averroè (1126 –1198) nel solco di Aristotele sosteneva che l’intelletto umano fosse esterno al nostro corpo e universale. Seppur intimamente allacciato al nostro temporaneo transito di soggetti pensanti, l’intelletto ci preesisterebbe perdurando oltre la nostra personale individualità. Davvero consolatoria l’ipotesi che l’intelligere che oggi viviamo continuerà vivace anche dopo schiattati, peccato che lo attueremo impersonalmente. Ma se nessuno saprà di farlo che gusto ci sarà mai? Per goderne ci vorrebbe un’anima incorporea personale ed eterna. Forse meglio emanciparci da cosmiche…