BLOG DI BRUNO VERGANI

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Venerdì, 12 Giugno 2020 17:47

Innata obbedienza

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Sembra che l’io dei preistorici coincidesse col noi del gruppo di appartenenza. Un livello evolutivo pre-personale e pre-individuale, stile girasoli che ruotano necessariamente assieme. Anima di gruppo che lo studioso delle religioni Lévy-Bruhl definiva con la formula "participation mystique". In seguito con la concezione filosofica e poi cristiana di anima personale e immortale, l’io acquisì sempre più consistenza e autonomia differenziandosi dal tutto e dal gruppo.

Due osservazioni, la prima è che le spiritualità che tendono a una rarefazione dell'io e a una impersonale fusione nell'oceano del sommo Uno -dal neoplatonismo, all'induismo fino alla New Age- sono probabilmente attivate da una latente nostalgia per quel primigenio livello. La seconda per annotare come nel cristianesimo, specie nel monachesimo, si sia realizzata una sinergica coabitazione -non so se geniale o diabolica- dei due livelli evolutivi, quello culturale dell’individuo e quello naturale-ancestrale dell’appartenenza al gruppo. Infatti per la dottrina cattolica l’anima individuale trova realizzazione annegando nell’anima di gruppo dell’istituzione ecclesiastica: “Come infatti il corpo, pur essendo uno, ha molte membra e tutte le membra, pur essendo molte, sono un corpo solo, così anche Cristo.” (San Paolo, prima lettera ai Corinzi). Artefatto, sì, dottrinale e culturale che, però, poggia su poderose dinamiche ancestrali che ci costituiscono; non a caso il modello si è rivelato fortunato sia per diffusione che per durata.

Strascichi e aspetti di questo annegamento individuale in un noi collettivo salvifico lo troviamo negli apparati gerarchizzati - dalla Polizia di Stato alle multinazionali- e ovunque la personale realizzazione si attui appartenendo e obbedendo. Dopotutto anche il conformarsi alle mode del momento attinge da quella preistorica potentissima radice.

Ultima modifica il Sabato, 13 Giugno 2020 09:43
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1 commento

  • Link al commento armando caccamo Sabato, 20 Giugno 2020 05:36 inviato da armando caccamo

    io e noi si completano. L'io non basta a se stesso come il noi non basta al gruppo. Poi c'è io e io e noi e noi con i rapporti reciproci anomali e perversi..... ma questa è un'altra storia. Così la penso.

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