Se Dio fosse pari pari la Natura non possiamo escludere che tale identità incondizionata procurerebbe un bel disastro, e per Dio, e per la Natura. In effetti l’Onnipotente sarebbe d’un botto esautorato della personalità, della libertà e della bontà (moralità, per chi preferisce), insomma rimarrebbe un mero vegetale; mentre la Natura acquisendole (personalità, libertà, bontà), non potrebbe più ottemperare le sue fisse leggi perdendo quel meccanismo di ripetitività che ne determina il (perlopiù) regolare funzionamento.
In effetti il Deus sive Natura di Spinoza non ha significato letterale di Dio=Natura commutabile in un piatto Natura=Dio[1]. Spinoza invece di un perentorio e rigido “è” scrive invece ossia (o sia): "Dio ossia la Natura". Un ossia che suggerisce nello strettissimo rapporto Dio-Natura una sorta di consequenzialità della Natura da Dio. Spinoza chiarisce differenziando Natura naturans, che è la sostanza divina coi suoi attributi, dalla Natura naturata che è invece frutto delle modificazioni della sostanza divina per mezzo dei suoi attributi. Potremmo (oggi) dire derivati di Dio, un po’ come la benzina che, derivato del petrolio, pur non essendo petrolio non potrebbe esserci senza petrolio; o i nostri pensieri e le personali azioni che seppur completamente interconnesse a noi non sono noi, così è la Natura rispetto a Dio.
Applicando questa concezione come va a finire? Di solito va a finire che nel rapportarci alla Natura siamo portati a scorgerci un Autore che alberga dentro al fiore di campo, o stava prima causandolo (primum movens), o forse è nascosto dietro. Una sorta di mescolanza fra Dio e Natura che immagina Iddio occultato negli atomi per fargli girare gli elettroni dentro, un povero Dio se costretto a tanto. Ma Spinoza non mescola, sa distinguere unificando e sa unificare distinguendo, ma se non si è Spinoza mica è facile l’operazione.
Non ci restano che quei momenti di grazia nei quali accade una inaspettata coincidenza di immanenza e trascendenza, e quel ossia diventa immediato, chiaro, semplice.
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1 Da questi Dio=Natura; Natura=Dio l’accusa di ateismo nei confronti di Spinoza, mentre Hegel, all'opposto, interpretava la concezione del rapporto Dio e Natura di Spinoza come acosmismo, termine che aveva coniato per significare che per Spinoza il mondo -causa sui- coinciderebbe letteralmente con Dio e, dunque, il cosmo senza Dio non avrebbe alcuna possibilità di autonomia propria.