«Questo ordine universale che è lo stesso per tutti, nessuno degli dei o degli uomini lo ha fatto ma sempre era, è, sarà fuoco sempre vivente che si accende e si spegne secondo giusta misura.» (Eraclito, 535-475 a.C., frammento 30)
L’umano porsi-opporsi nei confronti del funzionamento naturale produce un arrabattarsi tra insensate pretese di eternalismo e sprofondamenti nel nichilismo, che Eraclito accettando di appartenere al funzionamento naturale supera. In quel “si accende e si spegne secondo giusta misura” risolve l’eternalismo e nell’affermare che l’ordine universale “sempre era, è, sarà” non lascia spazio al nichilismo.