BLOG DI BRUNO VERGANI

Radiografie appese a un filo, condivisione di un percorso artistico

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Sabato, 26 Dicembre 2015 19:52

Cronica miopia

Non sa un’acca d’urologia, gastroentorologia, logopedia e neppure di psicologia, eppure urina, digerisce e parla serena. Nell’osservare mia nipote di quattro anni l’accadimento di lei mi rivoluziona più di quello di Gesù bambino.

Ci si è giustamente attardati nello studiare il patologico per porvi rimedio riducendo così il fisiologico (naturale) a simmetrico, scontato, funzionamento; scientistico sistematico ottundimento al portentoso accadimento della normalità.

Trascorrono dieci minuti e quel vedere diventa baluginio che si estingue rapido, la prossima visione forse all’Epifania

Pubblicato in Frammenti Autobiografici
Giovedì, 24 Dicembre 2015 09:17

Asservimento 2.0

Tra i cambiamenti dell’ultimo passaggio di secolo emancipazione dai precetti ideologici e da quelli della Chiesa con, invece di libero fluttuare, simmetrico asservimento a quelli dell’informatica:
da
1 «Partecipare alla Messa la domenica e le altre feste comandate.»
2 «Confessare i propri peccati almeno una volta all'anno.»
3 «Ricevere il sacramento dell'Eucaristia almeno a Pasqua.»
a
1 «alias newname ='stringa' »    
2 « bg %job-number»     
3 «chsh [-s newshell] username»         

e pensare che i tre esempi informatici sono di “software libero”. Li definiscono Comandi/Sintassi ma è precettistica pura, giaculatorie onorate da fiumane di pii e poi c’è tutta la faccenda delle passwords. Ma è umano questo sistematico muoversi militarmente attraverso "contrassegno", "parola chiave", "chiave", "parola d'ordine", "parola di accesso"?

Pubblicato in Filosofia di strada
Domenica, 20 Dicembre 2015 11:20

Loop

Sogno ricorrente dopo abbuffata serale è quello di nosocomi immensi o alberghi, talvolta superstrade, dove più cerco l’uscita e più non la trovo. Al risveglio ho considerato l’onirico loop, cerchio-circonferenza-ciclo che non raggiunge meta, contiguo ad un Avvento liturgico perpetuo, eterna attesa di Messia che spezzi ‘sto prillare. Finalmente il Messia arriva ed è la morte.

Il cristianesimo è altra cosa, eppure la conclusione appare dignitosa, roba da Nobel [1] e strutturante gran parte della spiritualità orientale.  

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[1] Isaac Bashevis Singer, “La famiglia Moskat”: «Il Messia arriverà presto». Asa Hashel lo guarda sbalordìto: «Che cosa vuoi dire?». «La morte è il Messia. Questa è la verità».

Pubblicato in Frammenti Autobiografici
Sabato, 19 Dicembre 2015 11:37

Il Tributo

Ho meglio da fare che litaniare le centinaia d’assurdità e correlate risorse che consumo nell’ottemperare le normative del laboratorio artigianale d’erboristeria che conduco, dico solo quella di ieri quando, tornato dalla Agenzia delle Dogane per vidimare i registri alcolici - 50 km all’andata, 50 al ritorno per 3 volte -,  telefono all’INPS per chiarimenti sulla pensione della quale dopo più di 43 anni di versamenti ho diritto, ma reietta per una ricongiunzione di contributi a 7 anni dalla domanda persi in un inaccessibile limbo. L’operatrice mi comunica che per la ricongiunzione hanno casi d’attesa di 20 anni e per considerare il ricorso sarà necessario attendere perlomeno un anno. Considero due pesi due misure visto che se tardi un giorno a versare i contributi ti fanno il culo quadro, ma lascio perdere e continuo ad imprendere.

Legalità? Per chi, quale, come, perché, definita e controllata da chi? Senza fattispecie la legalità è concetto da conferenziere specializzato in enti astratti; non condivido ma ben comprendo l’italica concezione che individua nell’apparato burocratico-normativo un nemico: legittima difesa.

Pubblicato in Frammenti Autobiografici
Martedì, 15 Dicembre 2015 10:09

Dio (e) cane

Nel passare in rassegna le copiose proposizioni su Dio enunciate nel medioevo mi è venuto un parallelismo tra antichi teologi e odierni zoologi che dicono la natura del Fox Terrier a pelo liscio: cane vispo, giocherellone, intelligente e curioso.
Se Dio esiste merita solidarietà e sostegno: mica è piacevole che ti puntino gli occhi addosso per sentenziare come funzioni e  - pur non avendoti visto -  sparino assiomi contorti sulla tua struttura.
Meglio Gesù di Nazareth quando diceva “Padre”, probabilmente vedeva meglio Dio, sicuramente vedeva bene gli uomini.

Pubblicato in Filosofia di strada
Domenica, 13 Dicembre 2015 16:41

Peto d’arcangelo

Essere destinatario d’ortodossa canonica invocazione stereotipata, profusa con forza, ripetitivamente e ad oltranza [1], lo avvertirei intollerabile, però forse Iddio regge anche se non posso escludere preferirebbe, in quanto Creatore, l'estro del mio compagno delle elementari, quello che negli anni ‘60 alla messa cantata, mimetizzato nel coro di cinquecento bambini, gorgheggiava a squarciagola strofe assonanti alla melodia fissata ma con testo osceno che inventava lì per lì.  

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[1] Come questa dei miei vicini di contrada del Centro Bhole Baba - Fondazione Bhole Baba, pubblicata su Facebook il 29 novembre:

«OM NAMAHA SHIVAYA o OM NAMAH SHIVAY
Dai nostri fratelli tedeschi ci è giunta una puntualizzazione sulla corretta translitterazione e pronuncia del Mantra per eccellenza di Babaji. Abbiamo chiesto ad un esperto che ha commentato nel modo seguente
Se andiamo a translitterare dal sanscrito nel carattere gotico romano, che è quello che noi leggiamo solitamente, verrà fuori "Om Namah Shivaya",
inoltre la desinenza "ya" finale delinea il riferimento alla divinità maschile come la "yai" fa riferimento a quella femminile.
Nel nord dell'India, nel kumaon, cioe la zona di Herakhan, son soliti dire anche "om namah shivayo".
Può anche essere utile ricordare, per una questione di compatibilità..., che nelle havan in stile herakhandi prima delle ultime cinque offerte al fuoco recitiamo per undici volte "om namah shivayai" (energia femminile di shiva), "om namah Shivaya" (energia maschile di Shiva).
Ringraziamo quanti ci invitano a esprimerci nel modo corretto e aggiungiamo che certamente è buona cosa non sbagliare, e che è cosa anche migliore far vibrare il mahamantra e qualsiasi altro mantra con la forza e l'intensità dell'AMORE che è dentro ognuno di noi
OM»

Pubblicato in Sacro&Profano
Domenica, 06 Dicembre 2015 11:18

Discernimento

DNA che decreta il destino dell’individuo per suprema causalità come sentenzia il Corano «Da una goccia di sperma. Lo ha creato e ha stabilito. (Sura LXXX) », oppure fissa il suo destino per genomica casualità.

In ogni caso complessa mistura, tutta da discernere, di prepotente costrizione dalla quale emanciparsi e seme vocazionale da adempiere.

Pubblicato in Filosofia di strada
Mercoledì, 02 Dicembre 2015 08:46

Liberté?

Ieri sera dialogando con un amico di Charlie Hebdo e correlati acritici “je suis” di massa, consideravo che la libertà di espressione a matrice illuministica è per contenuti (sacralità) e prassi (fondamentalismo da universalizzare) una vera e propria confessione religiosa, nella sua imperatività non delle migliori.

Avevo provato a giudicarla, passo solo iniziale, qui.

Pubblicato in Sacro&Profano
Domenica, 29 Novembre 2015 18:04

Rurale continuo infinito presente

Scavo un buco vicino alla cisterna del trullo per piantare l’uva fragola, è il momento giusto la terra è morbida dopo il temporale dell'altra notte. Sotto un metro di pietre calcaree e terra umida incontro un 5 centesimi del 1867.

Verosimilmente l'avrà perso un secolo e mezzo fa mentre lavorava la terra. Continuo a operare nel suo stesso punto e si insinua la percezione che stiamo lavorando insieme, collaborazione mix di contempo e contemplazione in un tempo altro sorta di continuo infinito presente. Mica c’è solo il tempo convenzionale del calendario e orologio.

Pubblicato in Frammenti Autobiografici
Venerdì, 27 Novembre 2015 08:53

Discernimento degli spiriti

Il bucolico invito d’armonizzarsi all’eterno funzionamento della realtà dovrebbe coerentemente eliminare i reparti d’oncologia pediatrica: anche le naturali metastasi ne sono diretta espressione.

Pubblicato in Filosofia di strada

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