BLOG DI BRUNO VERGANI

Radiografie appese a un filo, condivisione di un percorso artistico

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Giovedì, 11 Agosto 2011 13:20

Ecclesiologia pagana

Difficile definire il fenomeno new age perché più che una filosofia o una dottrina è un “clima”.

Diceva un monsignore cattolico, riferendosi ai movimenti neopagani contemporanei, che più ci si allontana dalla Chiesa tradizionale più si diventa creduloni. A ben osservare l’allontanamento dei simpatizzanti new age dalle istituzioni ecclesiastiche è, talvolta, più formale che sostanziale; la loro  contiguità con le istituzioni cristiane può rivelarsi inaspettatamente radicata. Vicinanza, e talvolta fusione, già riscontrabili nella Patristica medievale, per l’influsso subito dal pensiero neoplatonico. Plotino definiva il Principio supremo l’Uno, la Patristica Dio; a parte i nomi non erano tanto diversi: enti unici e immutabili dai quali derivavano tutte le cose, pensieri e idee degli uomini inclusi. In questa involontarietà dell’uomo  il pensiero veniva confinato in un limbo sorretto da due colonne: da una parte quella dell’essere, dall’altra quella del divenire. Essere eterno, oceanico, regista occulto di ogni divenire, mentre il pensiero individuale dell’uomo si ritraeva schiacciato fra le colonne dell’ovattata prigione. Differenze teologiche permanevano, Dio a differenza dell’Uno era personale e capace di sentimenti anche se imperscrutabile; dall’alto discendeva giù, per amore, verso le sue creature. All’Uno neoplatonico impersonale e algido bisognava invece ascendere, emancipandosi dalla ristrettezza e negatività della materia. Nel rinascimento la tradizione neoplatonica si rivitalizza quasi ad assumere caratteri religiosi: “pia philosophia” che partendo da Platone entrava nella dottrina del Cristianesimo istituzionale. Storia di scambi e confusioni che ancora oggi permane. Singolare constatare la distanza del pensiero di Gesù di Nazareth predicatore ebreo, da questi approcci spiritualistici e mistici, che quasi mai ha parlato di Dio e mai dell’Uno. Preferiva pensare e dire la sua lontano da sincretismi ermetici, da rarefazioni esoteriche che presumono di detenere segreti inesprimibili sull’ineffabile Dio, o Uno.

Forse esponenti della new age contemporanea potrebbero essere inconsapevoli appartenenti delle chiese cristiane istituzionali, e conservatori cristiani essere più new age di quanto possano immaginare.

Pubblicato in Filosofia di strada
Domenica, 07 Agosto 2011 00:18

Confessioni

Agostino d'Ippona nelle Confessioni autobiografiche interloquiva con un Tu, sommo ente.

Io quel Tu non ce l’ho più e la ragione del vivere me la devo trovare da me. All’alba sento i passeri, la stanza comincia ad essere meno buia e mentre il cinguettio cresce sono sereno. Mi sembra che i passeri gridino con Theilhard de Chardin: "Non è affatto lontano il giorno in cui l'umanità si troverà biologicamente costretta a scegliere tra il suicidio e l'adorazione", e ho l’impressione che i passeri tifino per l’adorazione. Nel tentar di trovare una via di mezzo tra suicidio e adorazione avevo visitato filosofie lontane, dèi stranieri direbbe il vecchio testamento. Alcuni offrivano soluzioni infantili, altri sofisticate. Un giorno avevo letto di un vecchio tabacchino indiano, un “realizzato”, che garantiva che tutti noi non siamo nati, quello che nasce è solamente il corpo che non c’entra per nulla con quello che siamo veramente. Diceva che noi siamo coscienza; energia eterna onnipervadente. Il tabacchino diceva che soffriamo per un equivoco: crediamo di essere il corpo invece che la coscienza impersonale onnisciente. Un po’ mi scocciava accettare che come persona non esistevo, forse era meglio come dicevano i cattolici: andare all’ inferno per l’eternità, ma almeno con l’io pimpante e integro.

Però che leggerezza staccarsi in un picco di consapevolezza dalla propria storia, vivere senza memoria, senza giudizio. Vivere senza me stesso. Mica male, il picco, niente male. Il problema era che se mi si sforzavo il picco non arrivava. Capitava invece da solo, a capocchia, non dovevo fare assolutamente nulla, ci voleva uno stato mentale come quello che viene spontaneo quando defechiamo. Una mente serena, un po’ assente, staccata e indifferente, allora il picco poteva anche arrivare.

Pubblicato in Pensieri Improvvisi
Sabato, 06 Agosto 2011 11:28

Palloni aerostatici

Quando l’Io sorge e appare il mondo le cose si complicano. Cosa significa cosciente? La sensazione d’essere vivo e' un pensiero? Cos’è il pensiero? Chi sperimenta la coscienza di essere?

L'anestesia che precede un intervento chirurgico un po’ risponde; fa comprendere il vivere e il morire: la coscienza inizia a ritirarsi; il nome che porti e il ruolo che svolgi li avverti rarefatti; ti abbandonano rapidi tutti gli affetti ed ogni amore. Per ultimo, quando stai per addormentarti, forse per sempre, ogni idea sparisce prima fra tutte quella di Dio. Un momento prima di non esserci più, ti viene perfettamente chiaro che la questione essere-divenire nulla c’entra con palloni aerostatici che traghettano alle alte sfere, tutto si semplifica in pensare/non pensare permesso dal  "sono"  e spento dal "non sono". Quando il  pensiero di essere si attiva tutto esiste, quando si ritrae nulla esiste. Tutto qui.

Pubblicato in Pensieri Improvvisi
Lunedì, 01 Agosto 2011 20:50

Il Capro

 

 Il capro prima di accoppiarsi odora la femmina poi, invece di coprirla, resta fermo con gli occhi vitrei. Tira all’infuori il labbro superiore, alza la testa, fissa il cielo e rimane pietrificato nella postura mentre la femmina agita la coda. Sembra uscito da sé stesso, in estasi. Non si comprende se, in quel suo guardare immobile lassù, adori o sfidi il Dio del catechismo cattolico, oppure si senta parte dell’Uno neoplatonico. Forse nel suo trascendere pietrificato riesce ad adorare, sfidare e percepirsi nell’Uno in una sola mossa, consapevole che «La vera vita è solo lassù: la vita di adesso, in quanto vita senza Dio, non è che un’ombra di vita» (Enneadi, VI, 9,9).Intanto la capra non curante dei sistemi metafisici del compagno rimane per un po’ in attesa, indifferente a Dio, all’ ineffabile, all’ inesprimibile, alle alte sfere, al Tutto e anche all’Uno; poi, esausta della con-fusione del partner, se ne prende un altro.  

Pubblicato in Pensieri Improvvisi
Giovedì, 28 Luglio 2011 17:59

Virtude e conoscenza

 

Dante ammoniva: “Fatti non foste per vivere come bruti ma per seguir virtude e conoscenza”, invito ad avvalorare quel desiderio indefinito d’infinito insito negli uomini. Dividere l’alto dal basso e mischiare la virtù alla conoscenza può però confondere. La virtù tende ad uniformarsi, mentre la conoscenza necessita di spregiudicatezza; il conoscere chiede il pensiero originale del singolo, la virtù conformazione.  Le Chiese delle religioni e anche quelle ideologiche sono corporazioni dove sovente il singolo individuo viene disconosciuto: elemento insignificante in sé  considerato solo in quanto cellula della corporazione, anima collettiva, di gruppo, come le api e le formiche. Omessa la persona vengono monitorati i suoi comportamenti, in quanto quelli classificati bruti apportano danno e quelli virtuosi meriti alla corporazione.  Freud invece attento al singolo, sospettoso dell’infinito e allergico all’indefinito, dopo aver analizzato nella fattispecie, caso per caso, quel desiderio nebuloso e “alto” di infinito ci ha informati che le alte sfere, dei più da lui osservati, erano palloni gonfi di merda.  Forse quello che chiamiamo superficialità contiene qualcosa di molto vicino alla verità. Profondità e altezze sono invece ingredienti per fiction, materia prima per commedia divina. 

Pubblicato in Pensieri Improvvisi
Domenica, 10 Luglio 2011 00:07

L'Ufficio

 

Nel diritto civile e penale sono catalogati i reati; nella dottrina della Chiesa i peccati.Reati gravi e meno gravi; peccati mortali e veniali. Sistemi giuridici che definiscono e misurano cos'è male e cos'è bene, cos'è buono e cos'è cattivo.Nella vita psichica le cose si complicano, bene e male sono confusi e difficilmente misurabili. Come identificare e quantificare l’amore e l'odio? Come misurare la codardia e il coraggio, la timidezza e il narcisismo? Come sentenziare che l'egotismo sia sempre un male o sempre un bene? Come determinare il punto preciso dove l'egotismo vira in egocentrismo o in egoismo? E nel caso egotismo, egocentrismo ed egoismo sia frullati e condensati insieme, quale scala scala di riferimento permette di quantificare la percentuale per ingrediente? Eppure da qualche parte c’è uno strano luogo dove la vita psichica è anche giuridica. La chiamano coscienza personale. La definizione non mi convince: le coscienze obbediscono alla morale suggerita dagli usi e costumi del tempo e le persone, per loro natura, seguono una  giurisdizione fluida, confusa,  autoreferenziale.Quello è invece un posto dove un ordinamento oggettivo opera di continuo: osserva, poi -senza misurare e neppure giudicare- emette sentenze e sanzioni. Non so dove sia quel posto, ignoro chi diriga quell'uffico e perché lo faccia e non mi è chiaro come riesca ad assolvere il compito senza ricorrere al giudizio di valore, eppure nell’osservare me e chi mi sta intorno constato che prima o poi il conto lo manda a tutti. Se la sanzione è ritenuta ingiusta non accetta ricorsi e neppure scrive la motivazione della sentenza, nella sanzione indica che l'imputato se la scriva, precisa e congrua, da sé.

Pubblicato in Pensieri Improvvisi
Giovedì, 30 Giugno 2011 19:50

Gatte e capre

 

Da giovane accudivo una capra. Per sperimentare che tipo di relazione potesse avere con i felini, avevo buttato dentro al suo recinto una gatta incinta e la capra l’aveva incornata. La gatta sanguinava dal collo, avevo procurato una inutile sofferenza, ma la vittima non mi portava rancore e questo aumentava il senso di colpa. Trascorsa qualche ora la ferita si era cicatrizzata e la gatta si comportava come se nulla fosse accaduto, la capra pure. Quanti episodi in una esistenza che nessuno saprà e ricorderà. Milioni di cadaveri nei cimiteri italiani, milioni di esistenze, miliardi di episodi sepolti con loro e a capre e gatti va bene così. Chi non mi concede d’essere come loro e perché? Io chi sono? 

Pubblicato in Frammenti Autobiografici
Lunedì, 20 Giugno 2011 18:52

Trulli di Puglia

 

Trulli di Puglia, abitazioni ancestrali di pietra a secco col tetto a cono. Dimore vissute fino ad un recente passato da contadini laboriosi. Nell’alcova sempre presente l’immagine del Sacro Cuore, o di San Michele Arcangelo, o della Madonna. Alla morte dei genitori proprietari i figli eredi hanno rotto la tradizione, il trullo dei nonni e dei padri svenduto a turisti inglesi, milanesi o romani. Col ricavato si sono comprati  un appartamento in cemento alla periferia del paese. I nuovi arrivati hanno fatto il loro mestiere, le abitazioni in pietra dal tetto a cono si sono trasformate in seconde case di vacanza. Il mese scorso un milanese ha sradicato la vigna per metterci la piscina, poi osservando in un angolo del trullo un vano alcova-altare con l’immagine del Sacro Cuore appesa al centro, ha sentenziato: “Ma che roba è, Medioevo superstizioso? Dentro questo spazio ci faccio un secondo cesso”. Uscito dal trullo infarto fulminante. Morto.  

Pubblicato in Frammenti Autobiografici
Martedì, 14 Giugno 2011 10:35

INVITO vacanza filosofica in Puglia

 

Il sito internet “www.ilgiardinodeipensieri.eu” di BolognaIl gruppo editoriale “Il pozzo di Giacobbe”-“Di Girolamo” di Trapaniorganizzano la    SETTIMANA FILOSOFICA  PER… NON FILOSOFI* Per chi:Destinatari della proposta non sono professionisti della filosofia ma tutti coloro che desiderano riflettere criticamente su alcuni temi di grande rilevanza teorica ed esistenziale.* Dove e quando:Cisternino (Brindisi), dal 22 luglio al 28 luglio 2011* Su che tema:Eros o agape? L’amore nel tempo delle ‘passioni tristi’Le "vacanze filosofiche per...non filosofi", avviate sperimentalmente sin dal 1983, si sono svolte regolarmente dal 1998. Per saperne di più si possono leggere: A. Cavadi, Quando ha problemi chi è sano di mente. Breve introduzione al philosophical counseling (Rubbettino, Soveria Mannelli 2002) oppure Autori vari, Filosofia praticata. Su consulenza filosofica e dintorni (Di Girolamo, Trapani 2008) oppure, A. Cavadi, Filosofia di strada. La filosofia-in-pratica e le sue pratiche (Di Girolamo, Trapani 2010). È attivo anche il sito www.vacanzefilosofiche.it curato da Salvatore Fricano (Bagheria).Programma orientativoArrivo nel pomeriggio (possibilmente entro le 19) di venerdì 22 luglio.Primo incontro alle ore 21 presso Agriturismo “Il portico” di Contrada Lama Pellegrino 27, Cisternino.Sono previsti due seminari giornalieri, dalle 9.00 alle 10.30 e dalle 18.00 alle 19.30, sui seguenti temi:* L’amore nel mondo greco, biblico e medievale* L’amore secondo Hegel, Feuerbach e Fromm* L’amore secondo noi: esercizi di filosofia praticaI seminari saranno introdotti a turno da Elio Rindone (Roma), Augusto Cavadi (Palermo), Davide Miccione (Catania).Partenza dopo il pranzo di giovedì 28 luglio.CostoL'iscrizione al corso (comprensiva dei materiali didattici) è di euro 100 a persona.Chi si iscrive entro il 10 giugno ha diritto a uno sconto di 20 euro.Eccezionalmente si può partecipare a uno dei 12 incontri (euro 10).Per l'iscrizione ai seminari inviare l’acclusa scheda d’iscrizione e la copia (anche mediante scanner) del versamento di € 50,00 a persona, a titolo di anticipo sulla quota complessiva, a: prof. Elio Rindone (tel 065835765 - cell. 331.4206991- fax 0623313760 - e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.). In caso di mancata partecipazione alla vacanza-studio, detta somma non verrà restituita. La prenotazione al seminario non è valida finché non è stato effettuato il bonifico!

Pubblicato in Filosofia di strada
Domenica, 12 Giugno 2011 17:12

Madre, testo e sottotesto

 

 <<Chi sei dunque? -Io sono una parte di quella Forza che eternamente vuole il male e eternamente opera il bene-.>> (Goethe, Faust) 

Contenuto manifesto1 (Pietà vaticana di Michelangelo Buonarroti)  

 

Contenuto latente2 (Pietas di Jan Fabre, 54° Biennale di Venezia) 

1-2 nelle immagini possiamo invertire il latente col manifesto e il manifesto col latente. Funziona lo stesso.

Pubblicato in Pensieri Improvvisi

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