Genitori che licenziano la baby sitter perchè sbaglia il congiuntivo, social network con visitatori armati di penna rossa, lì in missione speciale per attaccare (indifferenti ai contenuti) errori di ortografia e sintassi negli interventi, inconsapevoli che il sommo strafalcione sta nell’equivocare un arbitrio condiviso, qual è la grammatica, per assioma.
Nel sito di Franca Rame, casualmente, mi sono imbattuto nel seguente intervento:
"Buonasera, senatrice, le quoto il suo "presentata pochi giorni fà" scritto sopra. Mi rifiuto di pensare che una persona della sua statura culturale, che ho sempre stimato e seguito, possa scrivere un "fà" con l'accento. Preferisco credere che Lei non abbia scritto il commento di persona, e l'abbia fatto fare a qualcun altro. In questo caso, La pregherei di non scrivere Franca Rame come autore, per una piccola cortesia nei confronti di tutta la gente che La segue e La sostiene."
Arduo non lasciarsi andare ad un assoluto: "Ma vaff…, va!"
Anche per i contenuti non sempre sono necessarie griglie e regole. Nessuno può vietare di esternare qualsiasi argomento a piacere per dire quel che passa per la testa, anche se spiacevole, privo di importanza o irrilevante oppure insensato. Libera espressione dei pensieri così come compaiono nella mente prima di essere organizzati logicamente in frasi e gerarchizzati in periodi. Freud ha indicato di farlo e Joyce lo ha fatto; proficuo imitarlo anche se non viene bene come a lui.
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Pensieri Improvvisi
2 commenti
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Mercoledì, 14 Dicembre 2011 16:22
inviato da Delia
Aderisco entusiasta al vaffan... Non ci crederai, ma ci sono in giro un sacco di imbecilli capaci di chiedere il titolo di Laurea per sapere se devono condividere o meno quello che la persona esprime. Comunque la distinzione tra forma e contenuto è sconosciuta ai più ... altrimenti non ci troveremmo in questa situaxxionne
(ma situaxxionne si accenta nell'ultima "e"? Sai il mio Italiano ha delle lagune...)