BLOG DI BRUNO VERGANI

Radiografie appese a un filo, condivisione di un percorso artistico

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Il mondo delle idee

Venerdì, 05 Aprile 2019
Diciamo cinghiale se uno, cinghiali se di più. Tutto qui. Ma se diciamo padre enunciamo un principio eterno e universale, mentre nel dire padri riportiamo notizie di cronaca provinciale o al massimo storiche. Miti e archetipi come le figure dei tarocchi ardono solo nella forma singolare -talora anabolizzati dall'articolo determinativo e dalla maiuscola- ma al plurale si estinguono. 

La ridarella, ad esempio.

Domenica, 10 Marzo 2019
Più l’imperativo che la proibisce si manifesta perentorio e più diventa irrefrenabile mentre tu arranchi per contenere le due forze. E' suppergiù questa la dinamica della ridarella. C’è qualcosa di meglio per esemplificare e comprovare il Super io che proibisce, l'Es che erutta e l'Io che prova a controllarli? Peccato sia roba da ragazzi.

Redenzione

Domenica, 03 Marzo 2019
Grigia o dorata che sia la condizione esistenziale è comunque restrizione se non fosse per l’inesauribile capacità di pensare e per la presenza della natura intorno a noi. E se pensiero e natura fossero un tutt’uno? Oltreché emancipati anche redenti.

Tiro mancino

Venerdì, 01 Marzo 2019
Siccome opera anche anche il caso e la natura se ne infischia di doveri e diritti, va messa in conto la possibilità d’essere vittime di ingiustizie per colpa di nessuno. In tanta impotenza possiamo comunque prepararci a incassare bene il diretto.

Limiti della filosofia

Mercoledì, 20 Febbraio 2019
Ci sono cose[1] che chiedono un avvicinarsi trasverso vedendole con la coda dell’occhio ed evocandole con meditata approssimazione, perché se fissate direttamente si allontanano e se definite precisamente si travisano._________________________________1 Ad esempio il noumeno del quale Kant affermava l’irraggiungibilità, identificato da Schopenhauer con l’onnipervadente Volontà (di vivere) insita nella natura, ridefinita da Nietzsche come Volontà di potenza (finanche dell’individuo-soggetto). Sistematizzazione filosofica che, a differenza dei fluttuanti canti dei poeti, più si precisa e più diventa, per certi versi, confusa ed…

Agonie

Mercoledì, 13 Febbraio 2019
Se dovessi classificare l'intensità dei piaceri umani posizionerei al vertice l’operare con profitto tallonato dalla voluttà, fanalino di coda l’ammazzare il tempo, fioca forma di suicidio.

Limiti e grandezze

Sabato, 09 Febbraio 2019
Indifferenti alla misura del nostro pensare i poliedri regolari non possono essere più di cinque, eppure una strana forza ci spinge a valicarne il limite. Calcola area e volume di quest'anelito a trascendere.

Eureka !

Giovedì, 07 Febbraio 2019
Si suppone che lo scienziato osservi la realtà quasi omettendosi, così da prenderne asettica nota con pazienza certosina per comprenderne i meccanismi, ma basta leggere qualche stralcio di storia della scienza per accorgersi che le scoperte scientifiche più importanti sono invece scaturite da un inopinato aggio fatto na pensata! (kantianamente conoscenza e giudizio sintetico a priori). Irrompere di pensiero improvviso poi, ovviamente, vagliato nella dialettica fra teoria ed esperimento così da distinguere il delirante dal geniale. Non sarebbe male espandere…

Pessimismi

Martedì, 05 Febbraio 2019
Riecco lo zafferano selvatico che spunta vicino al cipresso. Ce ne vuole di inutile fatica per riuscire a tenergli il broncio. Ma guarda un po'... Non pensavo che i pessimismi cosmici contenessero una nota di humour.

Acrobazie

Venerdì, 25 Gennaio 2019
C’è il livello basic dell’adolescente che ascolta musica nell’Ipod mentre digita un messaggio mangiando. C’è il livello più avanzato del cameriere che porta con la mano destra cinque piatti e con l'altra tre boccali di birra, mentre cammina veloce parlando al telefono che tiene fra guancia e spalla. Ai vertici della classifica Napoleone Bonaparte che dettava ai suoi segretari numerose e differenti lettere contemporaneamente. Vincitore assoluto Kant, quando nella Critica della ragion pura critica la ragione con la ragione stessa,…

Simultaneità

Giovedì, 24 Gennaio 2019
«Penso dunque sono», è formula che ci incorona soggetti, ma manco il tempo di esaltarci per la corona in testa e sopraggiunge la questione: cosa penso e dunque sono? E la corona di sovrano coincise col rinvio a giudizio dell’imputato, simultaneità necessaria chiamata libertà.

A che pro?

Domenica, 20 Gennaio 2019
Dall’ancestrale arte rupestre all’iperrealismo odierno gli artisti hanno sempre rappresentato il reale, senza rimuginare ad opera conclusa: « A che pro? Era meglio l’originale. » Non solo perché l’artefatto esprime la libertà di scegliere uno specifico pezzo di mondo e il rifarlo di conoscerlo molto meglio rispetto al guardarlo, ma perché quel rifacimento esprime un oltre di senso, quasi che quella materia elaborata e riprodotta possa finalmente dire: « So d’esserci » come se liberata da un incantesimo.

Io, il mondo

Lunedì, 14 Gennaio 2019
Tutta la storia della filosofia dipana la relazione tra Soggetto e Oggetto. Proprio quello che, ignari o consapevoli, proviamo a fare ogni momento.

Ars moriendi del ragioniere

Sabato, 12 Gennaio 2019
Stimano che di Homo sapiens ne siamo vissuti dai 60 ai 100 miliardi di esemplari. Visto che su questa terra ci stiamo da un po’ e che al momento siamo più di 7 miliardi è un numero non poi enorme nel totale, comunque bastevole per accogliere il personale epilogo con una nota di nonchalance: mal si addice un eccessivo sussiego per un evento tanto testato da rasentare il dozzinale.

Capodanno asincrono

Giovedì, 03 Gennaio 2019
San Silvestro: tre, due, uno… ZERO ! Quanto dura il punto che separa l’anno vecchio dal nuovo, il passato dal futuro? Anche un nanosecondo stapperà asincrono la bottiglia dato che anch’esso dura scorrendo da un prima a un dopo, moto che non separa ma congiunge. Strana faccenda il momento presente (non solo a Capodanno).

Maestrale

Sabato, 29 Dicembre 2018
Io, Il Mondo, in mezzo una linea di demarcazione talvolta refrattaria talora più permeabile dove si avvicendano gradi di primato di un regno sull’altro, ma intanto il maestrale corrobora entrambi abbattendo quell’immaginaria demarcazione, soffia dove vuole e ne sento la voce, ma non so da dove viene e dove va.

In principio Dio…

Venerdì, 14 Dicembre 2018
Su quella pagina bianca voleva scrivere Il Tutto, ma malmostoso procrastinava: per scriverlo doveva cominciare da una qualche parte.

Conoscenza certa

Domenica, 04 Novembre 2018
Che la filosofia abbia, per prima, implementato una sua branca, l’epistemologia, per verificare e monitorare fondamenti, condizioni e metodi, del suo operare in vista di un sapere certo, dice due cose. La prima è che la disciplina è tanto affidabile e rigorosa al punto di sospettare di se medesima.La seconda è che non è infallibile.

Nuovi cieli e nuova terra

Martedì, 16 Ottobre 2018
Approfondire, comprendere, relazionarsi, muoversi, indagare, rinnovarsi… Ma irrompe improvviso il desiderio d'essere non più io ma altro in inediti scenari. E’ l’erotico Tanato che chiama.

Moment Act !

Martedì, 02 Ottobre 2018
Se non raggiungiamo una sintesi tra una tesi e la sua antitesi perché entrambe plausibili, invece di lacerarci nella contemporanea accettazione di proposizioni contraddittorie basta sdoppiarci e tutto torna.

Il regime degli algoritmi

Martedì, 25 Settembre 2018
Senza riflessione procediamo eseguendo algoritmi, come un foglio Excel programmato dal DNA e dall’ambiente.

Movimenti

Martedì, 04 Settembre 2018
Probabilmente la maturità avviene quando si migra da sé agli altri espandendosi dal particolare all’universale, passando dall’autobiografia al racconto del mondo, dall’intimismo alla prassi politica, dalla cronaca alla storia. Interessante osservare che il percorso in direzione opposta, quello introspettivo, conduce alla stessa meta passando dall'intima individualità a vasti e archetipici territori collettivi, dall’emozione personale a territori mitici, da sé all’universo.

L’inviato speciale

Martedì, 21 Agosto 2018
Siccome l’occhio non può vedersi per introspezionarsi bisogna essere necessariamente in due, uno che fa e uno che lo osserva. Una buona accoppiata è quella composta, nella medesima persona, da uno scavezzacollo che salta nel vuoto e da un altro che serio e con i piedi per terra descrive con precisione il volo e poi raccatta i pezzi.

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