Bruno Vergani
Radiografie appese a un filo. Condivisione di un percorso artistico, davanti al baratro con angoscia parzialmente controllata.
Inorganica forza vitale
Oggi i gatti sono eccitati da improvvisi scoppiettii, sono i baccelli del glicine che hanno iniziato ad aprirsi sparando i semi intorno. I baccelli sono da tempo morti e rinsecchiti eppur si muovono al tempo giusto della semina, prima si torcono a spirale e poi si spaccano di colpo spargendo i semi intorno gonfi del loro programma genetico.
In quei baccelli secchi non c’è traccia di metabolismo e quel muoversi è puramente meccanico, un mero mutamento di strutture fisiche procurato da temperature e umidità, nondimeno moto vitale nel suo determinare con estrema precisione il programmato processo riproduttivo.
Nel funzionamento naturale il confine tra l’inorganico e l’organico, l'inanimato e il mondo vivente, non è poi così netto.
cm³
Ecco che implementiamo mito, poesia e musica per essere ricompresi in un racconto condiviso, interpretiamo la Natura così da consolarci nell’appartenervi, costruiamo Dio per essere salvati da un’alleanza e lo eliminiamo se non funziona più, facciamo scienza per indagare le cose e la tecnica per farle funzionare e la filosofia per provar, di tutto questo, a capirci qualcosa.
Strano che quel modesto ingrossarsi di un cervello di scimmia abbia, nel bene e nel male, prodotto tanto. Ma che ci sarà mai dentro quel paio di cm³ in più?
Metafisicamente ibridi
“E voi chi dite che Io sia?” e suo malgrado, eterogenesi dei fini, fondò la cristologia, quell’estenuante ricerca che prova a definire quote e a calcolare percentuali dell’umanità e della divinità di Gesù, pancia della storia della Chiesa che ha determinato l’intero pensiero occidentale.
Non poteva essere che così: la domanda precede il cristianesimo nel suo implicito chiedere a ognuno di noi: “Tu che sei?” riformulazione dell’antica esortazione “Conosci te stesso”, che il neoparmenidismo alla Severino ha riproposto affermando che “siamo re che si credono mendicanti”; re nel sempiterno essere che ci costituisce, mendicanti nel susseguirsi dell’apparire delle contingenze.
Che siamo non lo so, ma che siamo metafisicamente ibridi mi sembra certo.
Tutto da rifare
Con tutta la potenza che Dio ci ha messo per farsi uomo, non so se l’abbia presa tanto bene quando gli uomini l’hanno ritrasformato in dio.
Coerenza incoerente/incoerenza coerente
Un certo tradizionalismo cattolico afferma il perfetto coincidere di Gesù Cristo col Magistero della Chiesa, in quanto sacra istituzione che per volontà di Dio manifesterebbe nella storia il mistero dell’incarnazione di Cristo. Tradizione vivente che permetterebbe agli uomini del nostro tempo di incontrare il Dio eterno. Istituzione divina che nella sua oggettiva alterità smantellerebbe alla radice le nostre inconsce e intimistiche proiezioni assemblanti un dio costituito da parti di noi stessi, invece del Dio vero.
In tale concezione ecclesiologica un qualsiasi differenziare Gesù Cristo dal Magistero, o la dottrina della Chiesa dai vangeli, è divisione impensabile. Nel periodo di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI -papati perlopiù fedeli a questa linea- il primato dell’entità Gesù-Chiesa-Vangelo-Dottrina era stato spesso brandito contro l’assedio, in fin dei conti più supposto che reale, delle differenti e circostanti culture[1].
Coloro che all’interno della Chiesa esprimevano degli argomentati distinguo venivano richiamati all’obbedienza papale, al punto che il dogma ottocentesco della sua infallibilità era tornato alla ribalta. Il fedele tradizionalista professava il Pastor Aeternus, proclamava il Pastor Aeternus, enfatizzava il Pastor Aeternus e gli arrivava tra capo e collo Papa Francesco che, impegnato in cose ben più urgenti e serie, evitava di interpretare il Pastor Aeternus; svolta storica[2].
Ma può esistere un evento più tragicomico per il tradizionalista, che più è fedele alla sua concezione dottrinale obbedendo al Papa più la tradisce visto che il Papa lo invita a tutt’altre fedeltà? Costretto in un aut-aut paradossale e irrisolvibile fra coerenza incoerente o incoerenza coerente. Un po’ di solidarietà se la merita tutta[3].
________________________________________
1 «Come se la “verità” fosse una persona così indifesa e goffa, da aver bisogno di difensori!» (Nietzsche, Al di là del bene e del male)
2 Ieri ho visto un video dove Mons. Corrado Lorefice arcivescovo di Palermo, scandagliando le ragioni che hanno generato connivenze tra una certa Chiesa e la mafia scorgeva un “meccanismo clericale perverso [dove] invece di mettere al centro il vangelo si [è] perseguita la logica di mettere al centro la Chiesa […] la conservazione dell’istituzione più di tutto e prima di tutto.” Un capovolgimento di galassie rispetto a una consolidata e opposta concezione dottrinale che solo pochi anni fa imperversava.
3 Tutto sommato meglio un irriducibile rispetto a chi si conforma di continuo a dove tira il vento.
Lettera ai romani
Questa mattina ho constatato che senza gemere attendendo con impazienza la rivelazione dei figli di Dio, così da essere liberate da ancestrali caducità, sottomissioni e corruzioni, le gemme dell’ippocastano sono più turgide di ieri, così, per conto loro.
Dalla padella alla brace
a) Provenire dal nulla, esistere temporaneamente, ritornare nel nulla;
b) tutt'eterno-immobile-indivisibile-ingenerato-Essere.
Un po' scocciante la prima opzione ma la seconda è infernale.
Breve invito a un momento di delirio
Mai provato a leggere i vangeli in prima persona, nella posizione di Gesù?
Blasfemia certa e delirio assicurato, ma anche l’attivarsi di insospettate consapevolezze.
Passaggio a nord-ovest
Oltrepassare scavalcando va bene per non schiacciare la merda del cane, per tutto il resto non c’è vero superare senza attraversare.
Fissità neoplatonica New Age
Diffido del deismo, che me ne faccio di un Dio che non cambia mai idea?
Meglio quello biblico bello umorale, Lui sì che è onnipotente.