Bruno Vergani
Radiografie appese a un filo. Condivisione di un percorso artistico, davanti al baratro con angoscia parzialmente controllata.
Tiepido inferno
Eccolo in coda allo sportello, in fila alla cassa, all’imbarco, al semaforo e al passaggio a livello chiuso, sulla porta della bottega che aspetta il cliente e al telefono ad attendere risposta dall’operatore, nella sala d’attesa gremita mentre pensa agli anni che lo separano dal maturare la pensione, eccolo finalmente sdraiato sul letto dell’ospizio ad aspettare l’epilogo. Fine.
E negli intervalli tra tante attese? S’intratteneva con passatempi.
Sconnessioni edili
Fenomeno notorio e non solo italiano la demarcazione estetica che separa il centro storico di borghi, paesi e città, da ciò che gli hanno, poi, costruito intorno. In Puglia possiamo osservare agilmente lo scostamento grazie a paesi che dentro sono perlopiù così:
e fuori generalmente cosà:
Ho osservato che si è iniziato a costruire brutto e dozzinale dal secondo dopoguerra, più incrementava il boom economico più aumentava la miseria estetica, problema, dunque, non provocato da mancanza di risorse. Avevo chiesto spiegazione ad architetti e un paio individuavano il punto di frattura estetico nella comparsa del cemento armato. Esula dalle mie competenze ma la risposta mi ha lasciato perplesso, il cemento armato non è, di per sé, sinonimo di brutto e poi malte idrauliche, più o meno armate, esistono da millenni. La frattura più che cementizia appare antropologica, forse trattasi di un’improvvisa epidemia di una qualche malattia spirituale che ha decimato la creatività di costruire abitazioni connesse alla Natura, al luogo, all'universo, alla storia di chi ci ha preceduto.
Ontologia di strada (famolo strano)
Talvolta l’osservazione spietata[1] della realtà procura l’accadimento di vederla per davvero, lì l’oggetto appare inedito e strano e sorge la domanda: ma che cacchio è-perché c’è-come c’è?
Il soggetto in quel "non so perché eppure c'é" dell'oggetto, invece di scompigliarsi e smarrirsi è come se si riunificasse potente in sé e con l'oggetto.
1 inesorabile nei confronti del consueto vedere che interpreta sistematico poggiando sul ricordo.
Michelangelo Buonarroti
Prendi quello del ritratto gli metti nello stomaco due carciofi, gr 150 di piselli e un pezzo di farinata con legumi e quello spontaneo raffina il carburante nelle viscere, espelle da un paio di orifizi gli scarti e inizia a funzionare producendo un capolavoro.
Davvero strano. Per giustificare il processo manca un qualche ingrediente.
memorie di un ex monaco frammenti
Mio testo dalla rappresentazione teatrale "Memorie di un ex monaco" con drammaturgia di Vincenzo Todesco e immagini che avevo ripreso in Puglia, Turchia, Francia e Inghilterra e poi montato.
L’amalgama
Mi hanno raccontato che negli anni ’60 operai di un’impresa edile nell’eseguire movimenti terra avevano trovato reperti della Roma antica. Per evitare beghe con la soprintendenza archeologica li avevano triturati e pressati con lo schiacciasassi così da realizzare la massicciata del nuovo edificio in costruzione.
Non tanto diversi da chi cita strumentalmente il pensiero altrui analizzandolo frettolosamente per subito triturarlo, così da poterlo fagocitare a giustificazione e fondamento delle proprie teorie.
Principio di non-contraddizione?
C’è il personale progettare, chiaro implementare e soddisfatto concludere, ma siccome non tutto dipende da noi c’è pure l’imprevisto, il non definito, l’interrotto, il provvisorio, il sospeso, il tutto pendente con meta rinviata in attesa del verificarsi di determinati eventi altri e poi, non di rado, albergano nel reale differenti statuti interconnessi dove nell’ottemperarne alcuni se ne trasgrediscono altri.
Ho indizi che la complessa realtà dei vivi se ne infischi della logica classica.
Fibrillazione statica
Nel correre in differenti, numerose, situazioni, avverto stagnazione. Perché accada movimento è necessaria riflessione.
La circostanza
C’è chi interpreta la contingenza non casuale ma in qualche modo diretta da un regista divino: categorie della prova o della punizione invece che dell’accidente; della provvidenza invece che del merito o del fortuito favorevole e così via, concetti e narrazioni presenti in numerose religioni, pagane incluse.
In fin dei conti, con o senza divin regista, la circostanza permane per tutti i vivi cruciale, in quanto la dignità di una esistenza dipende dal rapporto dell’Io con l’ambiente, svolgersi personale di consapevolezza, interpretazione e scelta, di volta in volta in un dato luogo e preciso momento. Circostanza: giudizio universale per tutti quanti.
Rolling on the river
Galleggia sul fiume, si muove lenta verso di me, forse è una vecchia porta, forse di chiesa.
Fa da zattera a un figuro, dalle dimensioni è un ragazzino, no è un vecchio rattrappito.
Che vuole? Dorme profondo.
Chissà da dove irrompe profumo di caprifoglio così dolce che vira al fecale. Non è lui che puzza, lui è secco non produce secrezioni. C’è anche l’amore secco che sa di faggio stagionato.
Forse è una vecchia porta, forse di chiesa, sopra nessuno.