Articolo importante quello sulla critica del pensiero di Platone titolato «Ogni idea assoluta è assolutamente falsa» pubblicato nel sito Homolaicus. L’articolo commenta - enucleandone assurdità e annotandone insidie – il seguente stralcio del manuale di filosofia “Il nuovo pensiero plurale” di E. Ruffaldi, P. Carelli, U. Nicola (ed. Loescher, Torino 2012):
«Socrate aveva cercato di superare il relativismo sofistico giungendo alla "definizione universale" mediante la ragione. Ciò che possiamo dimostrare razionalmente, mediante argomentazioni condivise, deve essere valido per tutti. Si tratta, però, di un fondamento fragile, perché fa comunque riferimento all'uomo, che potrebbe sbagliarsi nei suoi ragionamenti o comunque potrebbe considerare validi argomenti che non sono tali per tutti ma soltanto all'interno di una determinata comunità. Perché i valori siano davvero universali, devono esistere indipendentemente dagli uomini, in modo cioè oggettivo. Identificare i valori con le idee, considerandoli quindi come esistenti di per sé, indipendentemente dagli uomini, sembra conferire loro un fondamento veramente universale, perché non dipendono più in nessun modo dal soggetto conoscente.»
Per Platone, dunque, ogni valore giudicato parziale e potenzialmente fazioso se frutto di pensiero del soggetto, invece universale e oggettivo quando alberga per forza propria lassù, avulso dal soggetto conoscente.
Integrerei, le puntuali e condivisibili critiche dell’articolo di Homolaicus, invitando gli autori del manuale filosofico a uso didattico a evitare l’implicito beneplacito e l'esasperazione di tale concezione platonica integrando, perlomeno, con un avviso di pericolo:
«ATTENZIONE LETTORE! l’applicazione esasperata e acritica di tale concezione platonica ha storicamente concepito e implementato - diretta, precisa, sistematica - Auschwitz.»