BLOG DI BRUNO VERGANI

Radiografie appese a un filo, condivisione di un percorso artistico

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Lunedì, 10 Giugno 2013 10:53

Luigi Giussani. Tecniche narrative.

Scritto da 

A distanza di anni effettuo operazione di decostruzione degli esercizi spirituali che mi appassionavano da giovane - quelli condotti da Luigi Giussani - e ricordando quella narrazione riscontro precise analogie con le sceneggiature dei vecchi western, film che contenevano sempre un qualcosa di eccessivo, tuttavia piacevoli e coinvolgenti.

Nel 'primo tempo' Giussani esponeva la miseria della condizione umana: un nichilismo tanto estremo e assoluto da far impallidire Beckett e Cioran; poi all’inizio del 'secondo tempo' - quando il bisogno di salvezza dell'ascoltatore raggiungeva l’acme, proprio un momento prima che si sentisse sparire incenerito nel nulla eterno - faceva 'arrivare i nostri’: Iddio che salva nell’avvenimento della Chiesa cattolica; nella fattispecie Comunione e Liberazione.
Più l’oratore era abile nel rappresentare un nichilismo devastante e disperato - Giussani era bravissimo - e più lo spettatore si disponeva, piccolo-piccolo, a accogliere l’annuncio dell’avvenimento, grande-grande, e obbedirgli.

Il romanzo giussaniano continua a essere rieditato  nella precisa osservanza al canovaccio originale con sistematica profusione di fogne nel primo tempo e paradisi nel secondo: più la voragine della fogna risulterà profonda e nera e più risplenderà il paradiso dell’appartenenza obbediente al gruppo ecclesiale. La chiamano educazione.

Ultima modifica il Mercoledì, 12 Giugno 2013 17:16

4 commenti

  • Link al commento matilde cesaro Lunedì, 10 Giugno 2013 11:54 inviato da matilde cesaro

    il viaggio dell'eroe preceduto ...dall'eroina (il femminile ha spesso rappresentazioni maledette)

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  • Link al commento Mario Giovedì, 04 Luglio 2013 08:20 inviato da Mario

    O se vuoi, per il singolo, "più capirete che valete meno di zero, più sperimenterete l'amore di Dio su di voi, mediante il Gruppo che Dio vi ha donato."
    A me dopo un po' di credere nel fatto che valgo meno della polvere mi è venuta la depressione, e per svariati mesi non mi son nemmeno lavato i denti... tanto se valgo meno di zero che senso ha che io curi la mia igene?
    Prendersi cura di se stesso è ammettere di essere un morto che cammina e che solo il Gruppo può salvarti da te stesso, più riconosci che fai schifo, più riconoscerai che Lui ti ama.

    E non sto esagerando, al mio primo anno mi hanno detto esattamente questo. "Il tuo valore è il niente assolutamente il niente, noi siamo il tutto." (Citando il passo biblico ti ho amato di un amore eterno avendo pietà del tuo niente, per questo ti ho tratto a me). Siamo stati educati esattamente su queso, voi novizi siete il niente assoluto, noi del GA siamo il tutto assoluto. Non siete felici di stare con noi? :-) (La faccia sorridente è la facia che mi fecero mentre mi dicevano questo.)

    P.S. scusa l'anonimato, ma se ti va di pubblicare lo stesso questo commento ti ringrazio. Ciao.

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  • Link al commento Bruno Vergani Giovedì, 04 Luglio 2013 11:13 inviato da Bruno Vergani

    Caro Mario, a proposito di schifo in quegli ambienti gira l’espressione: «Io sono una merda ma Dio mi ama (attraverso il segno sacramentale della compagnia che mi ha prescelto tra mille e alla quale appartengo)». Un arguto osservatore annotava che, se così fosse, Iddio amerebbe la merda.
    Tuttavia, oltre a enucleare la comica assurdità di tale visione con connesse divinità coprofile, utile chiedersi come e perché ci si è infognati dentro. Quando ingenui presupposti di affidabilità hanno esito negativo è meglio emanciparsi da presunzioni di inintenzionalita personale, da visioni di sorte avversa, da risentimento e vittimismo, per accettare, invece e finalmente, una imputabilità personale. Da qui inizia ogni libertà.

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  • Link al commento Sara Sabato, 23 Maggio 2015 18:37 inviato da Sara

    E' proprio vero che gli ex ciellini non riescono a firmarsi...a parte Bruno! Almeno io ora mi sento più 'libera' di trovare ex che hanno fatto la mia stessa 'esperienza' e condividono il mio 'giudizio'...non vi sembra curioso che solo le esperienze in CL debbano essere solo positive? quelle fuori hanno la libertà di essere negative, ma a quelle dentro bisogna comunque essere grati...loro sono Dio.

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