BLOG DI BRUNO VERGANI

Radiografie appese a un filo, condivisione di un percorso artistico

NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Per saperne di piu'

Approvo
Sabato, 29 Dicembre 2018 18:45

Astyanax mexicanus

Scritto da 

C’è un pesce del Messico che ha perso gli occhi perché nelle buie grotte dove abita non c’è niente da vedere.

E cosa rimarrebbe dell’essere se sprovvisto delle cose che ci sono? E della coscienza senza ciò che percepisce?

Eppure senza L’Essere nessuna cosa ci sarebbe e senza un qualche punto della natura consapevole degli enti questi, sforniti di individuazione e ignoranti del proprio sussistere, non avrebbero significato. Forse indizio che essere, coscienza e materia sono un tutt’uno.

Ultima modifica il Lunedì, 31 Dicembre 2018 10:15
Altro in questa categoria: « Salamandre Epoché »

2 commenti

  • Link al commento armando caccamo Domenica, 30 Dicembre 2018 06:37 inviato da armando caccamo

    ... ma senza la coscienza, dell'essere e degli enti (materia) cosa resta? Se i sensi bastano a relazionarsi cosa occorre per fare coscienza? (commento così come mi venne!)

    Rapporto
  • Link al commento Bruno Vergani Domenica, 30 Dicembre 2018 17:32 inviato da Bruno Vergani

    Caro Armando, a Oriente sostengono che la coscienza è autoconsapevole di sé medesima, per quanto osservo mi sembra che invece si attivi, necessariamente, grazie ad una alterità, per dirla alla Husserl coscienza è essere coscienti di qualcosa. Se mi focalizzo sulla (mia) coscienza in atto constato che -a livello primario- è consapevolezza del mio esser(ci). Senza coscienza mi dissolvo (e con me il mondo), ma senza l’io e il mondo la coscienza collassa. Soggetto-oggetto coppia gemella dove un fattore fa l'altro e la sua assenza lo elide.

    Rapporto

Lascia un commento

Copyright ©2012 brunovergani.it • Tutti i diritti riservati