Siamo costituiti da una quota di elementi governati da leggi fisse, predeterminate e immutabili, che scoperte e analizzate ci consentono di misurare e prevedere -al netto di accidenti esterni- il nostro vivere. Nondimeno siamo anche costituiti da una cifra incommensurabile, imponderabile e spiazzante, nucleo che invece di funzionare obbedendo a decreti biologici ha lo strano potere di scegliere tutt’altro.
Anfibi con una zampa nella materia e l’altra nello spirito. Per semplificare le cose si è provato a subordinare, ciclicamente, un regno all’altro, affermando lo spirito sopra la materia o la materia sopra lo spirito, ma in quell’avvicendamento di primato non è uscito niente di buono. Anfibi siamo, anfibi rimaniamo.