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“ Caro Armando, a Oriente sostengono che la coscienza è autoconsapevole di sé medesima, per quanto osservo mi sembra che invece si attivi, necessariamente, grazie ad una alterità, per dirla alla Husserl coscienza è essere coscienti di qualcosa. Se mi focalizzo sulla (mia) coscienza in atto constato che -a livello primario- è consapevolezza del mio esser(ci). Senza coscienza mi dissolvo (e con me il mondo), ma senza l’io e il mondo la coscienza collassa. Soggetto-oggetto coppia gemella dove un fattore fa l'altro e la sua assenza lo elide. ”