BLOG DI BRUNO VERGANI

Radiografie appese a un filo, condivisione di un percorso artistico

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Venerdì, 31 Maggio 2024 13:45

Realtà virtuale

Scritto da 

Ma i bambini appiccicati di continuo agli smartphone saranno ancora capaci di vedere il mondo reale?

Forse non c’è motivo di preoccuparsi, la percezione in presa diretta della realtà naturale l’abbiamo già persa da un po’, suppergiù dal paleolitico quando qualcuno inventò suoni e segni[1] per rappresentare le cose.

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1 Platone nel Fedro argomenta così:
"Ho udito narrare che presso Naucrati in Egitto c’era uno degli antichi dei, […] il suo nome era Theuth. Dicono che per primo egli abbia scoperto […] anche la scrittura. Ora Theuth andò dal re Thamus, gli mostrò tutte queste sue arti e gli disse che bisognava insegnarle agli Egizi. Il re gli domandò quale fosse l’utilità di ciascuna di quelle arti e, mentre il dio glielo spiegava, a seconda che gli sembrasse bene o no, lodava oppure disapprovava... Quando giunse alla scrittura Theuth disse: ‘‘Questa conoscenza, o re, renderà gli Egizi più sapienti e più capaci di ricordare, perché con essa è stato trovato il farmaco della memoria e della sapienza.’’ Ma il re rispose: ‘‘O ingegnosissimo Teuth, c’è chi è capace di inventare e creare le arti e chi è capace invece di giudicare quale danno o quale vantaggio ne ricaveranno coloro che le adotteranno. Essendo il padre della scrittura, per amore di essa tu hai detto proprio il contrario di quello che essa vale. Infatti la scoperta della scrittura avrà per effetto di produrre la dimenticanza nell’anima di chi la imparerà perché, fidandosi della scrittura, egli si abituerà a ricordare dal di fuori mediante segni estranei, e non dal di dentro e da sé medesimo”.

Ultima modifica il Sabato, 01 Giugno 2024 11:59

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