Ho ordinato dieci piantine di erica arborea da un vivaio calabrese così da ricostituire, nell’orto botanico che sto allestendo, una macchia mediterranea completa. Ho già piantumato un centinaio di specie differenti, ma se considero il padiglione del Royal Botanic Kew Gardens dedicato alle piante mediterranee con migliaia di essenze, o a certi angoli naturali intorno all’Etna con distese di erica arborea a vista d’occhio, che senso ha quel giardinetto sotto casa che vale meno di uno sputo?
Si potrebbe almanaccare che se dalle mie parti tutti facessero come me ci sarebbe un territorio più sano e più bello, ma siccome tutti non lo fanno rimane quello sputo.
Eppure una strana forza mi spinge a continuare. Probabile che quel piccolo giardino sia un’utopia, uno schizzo per fermare una idea, un posto per farci abitare qualcuno.