Uno dei motivi per cui talvolta i botanici cambiano il nome alle piante, è che nel passato le avevano classificate raggruppandole in uno stesso genere perché si assomigliavano, mentre adesso grazie alla genetica si viene a scoprire che piante somiglianti possono appartenere a generi differenti e, viceversa, piante con fattezze differenti possono appartenere al medesimo genere.
Tuttavia il più delle volte la genetica, indagando l’invisibile, conferma la classificazione tradizionale che vede le specie con fattezze visibili simili appartenere allo stesso genere e la nomenclatura tradizionale tiene botta.
Possiamo concludere che, nonostante qualche eccezione, i sensi corporei possono cogliere l’invisibile, o perlomeno presagirlo con buona approssimazione.