Sotto al Pino d’Aleppo spinte da una potenza bella e affidabile, alla quale sento di appartenere, stanno rifiorendo la Bellavedova e la Pervinca. Ma questa evidenza di bellezza, affidabilità e inerenza, potrebbe essere nient’altro che una mia costruzione: un “riempimento dell’intenzione” (Husserl).
Ma intanto, sia come sia, svincolata dai giudizi e dagli aggettivi che gli appiccichiamo addosso quella potenza-sostanza continua il suo onnipervadente movimento glorioso.