Stavo lì, lì, per collocare davanti alle foglie lineari che uscivano dal bel bulbo che avevo piantumato un cartello con scritto sopra Asphodelus ramosus, così che gli amici sapessero cosa fosse, ma il vento mi ha gridato: « Asphodelus sarai tu ! »
In effetti l’osceno, profanante e asfittico cartello produceva un effetto zoo e museale insieme. Proficua è la scienza quanto precludente.