Ho letto un valente filosofo affermare l’inammissibilità filosofica dell’ipotesi creazionistica. Nel motivare la sua tesi definiva lo statuto epistemologico della filosofia -e qui veniamo al punto- macchina disciplinare poggiante su testi canonici che esclude le aspirazioni personali dei filosofanti; desideri individuali sì leciti ma estranei allo statuto filosofico. E pensare che mi ero invece convinto che l'aspirazione personale, iniziando dal desiderio di comprendere, fosse la molla della filosofia, senza per questo escludere la necessità di ottemperare canoni disciplinari condivisi così da evitare sterili filastrocche di opinioni.
In ogni caso ho fatto bene, anche se attratto dalla filosofia, a sottotitolare questo blog “condivisione di un percorso artistico”.