Nell’intraprendere un mio nuovo ciclo che da erborista raccoglitore, trasformatore, venditore, inizierà il libero insegnamento della materia erboristica, ho sondato l’ambiente dei potenziali interessati annotando cinque posizioni distanti dalla mia formazione ed esperienza quarantennale:
Esoterismo
che scorge l’azione terapeutica delle piante non causata da principi attivi noti e misurabili contenuti nelle piante, ma procurata da una misteriosa, talora misterica, potenza. Un occulto quid energetico che albergherebbe nel vegetale: forza vitale, messaggi vibrazionali e via dicendo.
New Age
che tenta una visione olistica mischiando psiche e materia con le tradizioni della medicina orientale, occidentale e dei nativi americani.
Esotismo
che valuta pregiudizialmente una pianta esotica, specialmente se proposta di recente in rete, rimedio superiore a tutti quelli della tradizione nostrana.
Miracolismo
che vanta esagerate proprietà curative delle piante, glissando sull’eventuale tossicità delle stesse .
Complottismo
che giudica la medicina ufficiale un’associazione per delinquere, per gli esponenti più tolleranti a qualcosa che gli assomiglia.
Non si è mai finito di apprendere, non le erbe ma il nostro tempo.