Davvero non male la poetica del salmo biblico:
«Le mie lacrime nell'otre tuo raccogli;
non sono forse scritte nel tuo libro?»
Conclusi quarant’anni di lavoro nel considerare:
1 la sopportazione pazientemente avuta nei confronti di migliaia di persone moleste;
2 lo stilare sistematico e quotidiano di frasi malate, quanto obbligatorie, su registri vidimati a rigoroso rendiconto per trasmetterle tempestivamente a qualche burocrate legalista,
ebbene, non so se un ragioniere celeste ne abbia tenuto nota raccogliendole in un qualche otre per conteggiarle, a mio favore, su un libro mastro.
Non mi rimane che stilarle sul mio, non posso escludere che contandole tutte risulti un utile d'esercizio. Non è difficile tirare le somme: il risultato di una esistenza è quello che siamo.