Su qualcosa abbiamo potere per altre cose pur volendo che accadano così permangono cosà, ma ecco una strategia cattolica davvero risolutiva:
appurata la personale impotenza invece di reagire scomposti, o procrastinare il problema, o infognarsi in una passiva rassegnazione che obtorto collo accetta l’immodificabile mugugnandoci sopra, lo s’interpreta dinamicamente come assoluta e per noi proficua, seppur misteriosa, volontà divina. Tale processo tecnicamente si chiama “offerta”[1].
Tanta filosofia classica fino a Hegel ha fatto più o meno così. Forse funziona.
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1 Mica l’offerta è il prendere qualcosa per donarla a Dio, visto che Lui ha già tutto.