BLOG DI BRUNO VERGANI

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Domenica, 25 Settembre 2016 09:28

Ontobotanica dell’Ailanto

Scritto da 

Italia centrale, autunno 2016. “Questo non ci dovrebbe stare!”, non è Salvini che spara la sentenza ma un botanico che scorge un Ailanto tra la folta, svariata, vegetazione. In effetti quell’albero, importato dalla Cina circa tre secoli fa, talvolta infesta i nostrani areali, ma perlopiù è armonicamente integrato.

L’architettura di tale sentenza botanica mi sembra affondi su un terreno instabile, poggiando su due preconcetti ontologici:
il primo, riferendosi a una qualche ignota religione rivelata, sistematizza precettisticamente gli enti botanici nel territorio, separandoli in giusti se autoctoni e sbagliati se esotici;
il secondo divide l’intervento umano da quello naturale, arbitrio che interpreta “naturale” l’Ailanto se giunto qui trasportato dall’inconsapevole vento, ma “innaturale” se portato dagli uomini. Un separare artefatto e natura tutto da chiarire. Vale per le piante, vale per le persone.  

Ultima modifica il Domenica, 25 Settembre 2016 09:38

1 commento

  • Link al commento Maria DAsaro Lunedì, 10 Ottobre 2016 20:31 inviato da Maria DAsaro

    Ailanto, robusto "albero delle rovine": così appellato perchè ha bisogno di pochissimo per svilupparsi. A Palermo cresce dappertutto.
    Saluti verdi.
    Maria

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