Chiedo a mio nipote, che frequenta con profitto la terza elementare, se c’è qualche materia che non gli piace.
Mi risponde secco: «Religione.»
Lì per lì, vedendolo tanto persuaso, considero che l’abolizione o quanto meno la rivoluzione della materia procurerebbe vantaggi a tutti quanti, Chiesa cattolica in primis.
Ma forse il mio giudizio è frettoloso, tutto sommato la materia è facoltativa, inoltre a non fargliela piacere potrebbe essere l’insegnante e poi il parere di mio nipote mica esprime l’indice di gradimento di tutti gli scolari d’Italia.
Opportuno approfondire. Meglio chiedergli, perlomeno, i motivi del suo rifiuto, ma il ragazzo è uno sveglio ed è già schizzato via.