L’esultante salterella come un capriolo, dicesi anche imbaldanzito. Il suo ballonzolare non dura più del necessario, Spinoza nell’Etica osserva che è atteggiamento derivante da raggiungimento insperato di un traguardo.
L’esaltato invece non saltella, balza agitato all’insù e non torna più giù. Per farcela a rimanere crocifisso lassù è condannato a dimenarsi a oltranza, se si rilassa gravita giù. Sforzo immane, consumo chilometrico enorme. L’esaltato non va a benzina, va a nemici. Li incontra ovunque e se non li trova se li inventa, più li interpreta pericolosi meglio funziona.