“Affezione” può delineare passione amorosa oppure stato morboso.
Oggi, in un suo scritto, G.B. Contri, psicoanalista, toglie l’“oppure” individuando vicinanza tra innamoramento e ira. Dopo aver fornito condensata dimostrazione dei caratteri comuni, annota:
«In Italia si dice “femminicidio”, ma avete mai letto un giornalista che tira in causa l’innamoramento?: dietro il femminicidio c’è Sanremo [imperversare del de-cantato innamoramento, nota mia]».
Mica dice che le canzonette sono criminogene, lo è la celebrazione dell’innamoramento assoluto, ipnotico, dove l’altro viene divinizzato-reificato a sagoma che indossa l’ideale dell’io.
Esagerato correlare tale gravità alla canzone “leggera”? Propongo un paio di testi di canzoni d’“amore”1, estrapolati tra migliaia di analoghi, invitando a straniarli dal lieve contesto canzonettistico per trasporli alla cronaca nera. Lì risulteranno sinistramente tempestivi e congrui, propriamente contigui a stati mentali di potenziali o reali assassini pre o post delitto:
«Occhi spenti nel buio del mondo
per chi è di pietra come me […]
Perduto per sempre! Non ha più ragione la vita.
La mia salvezza sei tu […] Pugni chiusi non ho più speranze
in me c'è la notte più nera […]
Io come un albero nudo senza te
senza foglie e radici ormai […];
Mi manchi come quando cerco Dio
il dolore è forte come un lungo addio […]
E l’assenza di te è un vuoto dentro me […]
In ogni lacrima tu sarai per non dimenticarti mai.
E mi manchi, amore mio così tanto che ogni giorno muoio anch’io […]
Grido il bisogno di te perché non c’è più vita in me.»
Nevvero?
1Pugni chiusi, Ribelli; In assenza di te, Laura Pausini
Letto 2478 volte
Pubblicato in
Filosofia di strada
1 commento
-
Link al commento
Domenica, 16 Marzo 2014 11:22
inviato da Paola
I testi delle canzoni in effetti spingono a vedersi dipendenti dall'altro in modo esasperato, come se non ci fosse altro al di fuori della coppia...hai ragione. Un caro saluto, Paola (ex compagna di corso)