Innanzi a mali estremi individuare, catturare e sanzionare i responsabili talvolta circoscrive la sofferenza delle vittime. Anche individuare le cause della tragedia e annotarne misura lenisce talvolta la sofferenza, ma che fare quando il reo della devastazione è inafferrabile?
Evadono la punizione i rei giudicati incapaci di intendere e di volere; evadono qualsivoglia sanzione anche i morti per suicidio, pur colpevoli diretti della sofferenza procurata ai prossimi. Uomini che come uragani o tumori colpiscono a caso con motivazioni non agilmente attingibili.
Di fronte all’inaccessibile rimane la narrazione a circoscrivere e consolare: territori fantastici dove la vita continua dopo la morte, Far West celesti dove, in qualche maniera, si pareggiano i conti. La fiaba inizia già in questa vita, quando i mali diventano “il Male”, cosicché un qualche Dio benevolo possa perlomeno affrontarlo.
Percorsi da rispettare: non accada di contestarli proponendo, inconsapevolmente, altre fiabe meno belle.