Ho visto l’Antigone di Brecht da Sofolcle, attualizzata dal regista Giancarlo Luce.
L’ho vista anestetizzando il mito, l’ho sdrammatizzata omettendo del tutto gli dèi, peraltro già narcotizzati dalle varie riscritture.
L’ho pagata: Antigone era perfettamente sovrapponibile a una Daniela Santanchè che difende il suo signore. Mai più.