BLOG DI BRUNO VERGANI

Radiografie appese a un filo, condivisione di un percorso artistico

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Giovedì, 17 Luglio 2014 09:37

Dea Madre

In numerose eco-narrazioni contemporanee, seppur giudicate dagli autori laiche, osservo precisa contiguità tra la Natura e la figura della Madonna della tradizione cristiana. Entrambe interpretate pure, immacolate, madri, dispensatrici di grazia e salvezza. Entrambe esaltate con incantato stupore. Medesimo archetipo, stessa Teoria.

Pubblicato in Filosofia di strada
Mercoledì, 16 Luglio 2014 08:46

Natura musa ispiratrice

C’è qualcosa che non va nell’optare per cieli stellati, ginestre fiorite e lo scorrere di limpide acque, omettendo metastasi, escrementi, terremoti, peli perianali, vibrioni del colera, valanghe e colecisti dismorfiche.

Pubblicato in Pensieri Improvvisi
Sabato, 12 Luglio 2014 11:59

Soddisfazione

Tutto sommato osservo tre sole opzioni di lavoro per soddisfare il desiderio:

1 Indagare il desiderio.
2 Tentare di eliderlo; esperti al riguardo incontrabili nei numerosi percorsi di spiritualità orientale.
3 Inventarsi una narrazione che appaghi il desiderio; specialisti gli approcci nostrani, da quelli religiosi confessionali ai neoliberalismi spinti.

Nel terzo caso l'appagamento barcollerà qualvolta la narrazione risulterà incongrua alla realtà. Siccome accade di continuo ci si impegnerà nel tentativo di far collimare la narrazione alla realtà e la realtà alla narrazione (rimozione).
Continue limature e aggiustamenti, un po’ qua, un po’ là, affinché come in un puzzle la fiction si incastri per bene nel reale, e il reale nella fiction, senza forzature e senza lasciare buchi. Faticosissimo. Non lo danno a vedere ma sono i più esausti.

Pubblicato in Filosofia di strada
Venerdì, 11 Luglio 2014 10:09

L'anemico

Pallido ingurgitava una strana manna che pioveva dall’alto. Dolciastra, appiccicaticcia, bianca come lo yogurt scrematissimo solo un poco più eterea. 

Prendeva la vita come veniva, si intratteneva accettando tutto quello che accadeva, convinto che il mondo fosse predeterminato da una forza superiore, da un regista occulto onnipotente che faceva accadere le cose, tutte le cose.

Primo comandamento: mai prendere iniziativa, mai prendere la paternità dell’azione. Rimanere quieto fuori dal gioco, sempre qualche metro più in qua, o più in là, per osservare meglio il demiurgo che utilizza tutto e tutti per dirigere l’universo, da lui creato, al fine programmato.

Pubblicato in Brevi Racconti
Mercoledì, 09 Luglio 2014 09:56

Entomologia estemporanea

Dal punto preciso di ognuno si interpreta la realtà. Vale anche per la cicala: frinisce e crea l’universo (intorno a lei).

Così nell’ascoltarla si avverte una strana monotonia rassicurante e insieme asfittica nel suo pulsare ritmico, catatonico, che fa continuare il mondo.

Tedioso l’universo senza l’umana abilità di astrazione.

Pubblicato in Pensieri Improvvisi
Martedì, 08 Luglio 2014 09:32

Buontemponi & misantropi

Un po’ malinconico il compagnone quando solitario ma, a ben vedere, neppure del tutto appagato quando in compagnia. Riducendo gli altri a intrattenimento necessita di dosaggi costanti e crescenti di silhouettes che mai soddisfano.
Eppure il misantropo, in apparenza emancipato dalla dipendenza del buontempone, sta peggio di lui. Magari valoroso che tuttavia borbotta. Mai incontrato - direttamente o come autore artistico, letterario o filosofico - uno soddisfatto.
Osservo che il rapporto con l’altro è decisivo, qualsiasi preclusione al riguardo  - soft del compagnone o hard del misantropo - risulta direttamente proporzionale alla personale insoddisfazione.


Pubblicato in Filosofia di strada
Lunedì, 07 Luglio 2014 07:18

Libero movimento

Improbabile che brancolando si raggiunga meta.

Meglio fluttuare.

Pubblicato in Pensieri Improvvisi
Venerdì, 04 Luglio 2014 10:50

Metafisica della Olivetti Lettera 35

L’Olivetti Lettera 35 anni Settanta piazzata sul banco delle tisane estemporanee, quelle che l’erborista prepara su specifica richiesta del cliente: fa prima a stampare l’etichetta della miscela di erbe con l’Olivetti che col Mac.

Il figlio adolescente di un cliente osserva lo strumento all’opera e chiede di provarlo.
«Prego ragazzo!»
Tac, tic, tac. Breve pausa e chiede: «Come si fa a cancellare?»
L’erborista comunica che nel congegno non c’è possibilità di cancellazione intesa come sparizione, si può solo coprire col bianchetto e toppe similari.

Consegna la tisana e gli viene in mente il sacramento della Penitenza che invece farebbe sparire i peccati. Roba moderna mica cinematica i sacramenti della Chiesa cattolica… Davvero all’avanguardia. Anche il serial killer ritorna immacolato grazie a Ministri di Dio che vanno nel passato e gli cancellano gli omicidi.
Cancellare vuol dire che i sacerdoti entrano, grazie alla potenza del sacramento, in un segmento passato di tempo e lì estraggono chirurgicamente le brutte cose che ci sono successe dentro e le fanno sparire, così il fatto non è mai accaduto. A prova di RIS non lasciano traccia alcuna e dell’operazione e della colpa svanita, manco remota e occulta come fanno i Mac. Metafisica dell’Olivetti Lettera 35 e anche di Mac e PC.

Poi smette di fare lo spiritoso quel «Come si fa a cancellare?» stimola la ricerca, apre scenari importanti di lavoro.

Pubblicato in Frammenti Autobiografici
Mercoledì, 02 Luglio 2014 11:29

Bodybuilding

Sovente fisiopatologici sono i rigonfiamenti del corpo, mica tanto sani neppure quelli di pensiero.

Agevole la diagnosi: ostentano muscoli ipertrofici gonfi di teorie bislacche.

Pubblicato in Pensieri Improvvisi
Lunedì, 30 Giugno 2014 10:56

Legalità

Dal Nordafrica all’ingresso del supermercato pugliese, 50 centesimi e Albelhak ti mette la spesa nell’auto, ma oggi non avevo spicciolame e l’ha riposta a gratis. Vorrei offrirgli 30 euro per darmi una mano a tinteggiare l’ingresso del mio negozio, faccenda di mezza giornata.
Dunque… Prima di chiedergli se è disponibile vediamo di fare le cose per bene: «Bisogna imparare il gusto della legalità» diceva Francesco Saverio Borrelli… Ecco la normativa… Primo passo spedire a Albelhak una Raccomandata A.R.:

«Oggetto: Art. 7 comma 1 lettera a del D. Lgs. n. 626/94.
In ottemperanza a quanto in oggetto, Vi chiediamo una dichiarazione sottoscritta dal legale rappresentante nella quale si confermi:
1) di essere in possesso di tutti i requisiti tecnico-professionali e organizzativi per la perfetta esecuzione del lavoro, anche ai fini della sicurezza;
2) l'elenco del personale che prende parte ai lavori;
3) l'elenco dei mezzi, delle attrezzature impiegate;
4) che il personale impiegato è regolarmente iscritto a libro matricola e assicurato (INPS/INAIL);
5) che i mezzi e le attrezzature impiegate sono regolarmente coperte da assicurazione contro terzi e che rispondono ai requisiti di sicurezza previsti dalle normative vigenti.
6) il nominativo del Vs. responsabile di servizio di prevenzione e protezione.
Vi ricordiamo inoltre che gli ordini divengono per noi esecutivi solo al ricevimento delle dichiarazioni richieste.»

Forse c’è più gusto nel regalargli 50 centesimi e imbiancare da solo.

Pubblicato in Frammenti Autobiografici

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