BLOG DI BRUNO VERGANI

Radiografie appese a un filo, condivisione di un percorso artistico

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Martedì, 10 Ottobre 2023 16:40

Chi?

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La struttura dell’Io è tanto composita e fluttuante che risulta difficile rintracciare il titolare effettivo[1]. Ma allora, chi nasce? Chi esiste? E chi muore?[2]

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1 Senza necessità di far riferimento a sapienze orientali che ci dettaglino la dualità fra il Sé, ātman, e l'Io, aham, che nel contempo ci costituiscono, o agli eteronimi pessoiani, oppure ai personaggi pirandelliani che ci vivono dentro ognuno con la sua maschera, i suoi bisogni, le sue abitudini, i suoi tic, i suoi dialetti e i suoi gusti, o al teatro humeano della mente, dove l’impressione d’essere qualcuno è prodotta dall’affastellarsi di percezioni che passano e ripassano, scivolano e si mescolano, o ai Giani bifronte, ovvero alle scissioni e alle integrazioni psicoanalitiche e alle tante e diverse subpersonalità che ci abitano investigate dalla psicosintesi, basta e avanza l’osservazione empirica della semplice evidenza che possiamo riflettere pensando ciò che stiamo pensando, o che siamo capaci di un esame di coscienza personale dove parti di noi ne giudicano altre, per avere conferma che non è vero che siamo uno ma eclettiche ed eterogenee complessità. Nonostante un così fragile assemblaggio di numerose parti l’Io di solito non si disintegra, sì di tanto in tanto qualcuno scoppia, ma di solito permane aggregato. Verosimile che il mastice che lo tiene insieme sia la nuda e immediata impressione di essere, quella coscienza che al mattino sorge per forza propria quando ci svegliamo e che sempre ci accompagna, è difficile da percepire perché produce all’istante il pensiero: sono io, sono questo, sono quello, che subito la copre. Questa istantanea, naturale e nuda coscienza di essere, che precede e produce l'Io, l’Advaita Vedanta indiano dice che è un substrato onnipervadente, non è, dunque, prodotta dall'individuo ma è una sorta di campo diffuso che lo precede e ingloba. In filosofia lo chiamano panpsichismo ma dalle nostre parti se ne parla poco.

2 Riflettere sulla morte è riflettere sull'Io.

Ultima modifica il Giovedì, 12 Ottobre 2023 17:15
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