Neuroscienziati ipotizzano che la coscienza che ci rende consapevoli di noi stessi e del mondo sia una allucinazione controllata[1] e, a partire da Kant, chiamiamo fenomeni le cose che i sensi percepiscono per distinguerli dalla realtà delle cose in sé, che per i sensi limitati di cui disponiamo non ci è data conoscere.
Ma com’è che tentando di percepire, per mezzo di una allucinazione, una realtà che ci è preclusa, riusciamo a portare qualcuno sulla luna e riportarlo indietro senza sbattere?
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1 Anil Seth, Come il cervello crea la nostra coscienza; Raffaello Cortina Editore.