Quanto si somigliano le lapidarie sentenze dell’assodata finitudine d’ogni cosa nell’irrefutabile assenza di senso e quella del “Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, Creatore del cielo e della terra”.
Specularmente apparentate nel metodo e nello stile (un po' margiasso nel presumere di sapere tutto), come se generate da identica matrice.