BLOG DI BRUNO VERGANI

Radiografie appese a un filo, condivisione di un percorso artistico

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Giovedì, 26 Maggio 2022 10:43

L’equivoco

Scritto da 

Conclusa la lettura de Lo Gnosticismo di Hans Jonas, mi sono chiesto il motivo dello strano interesse che a ogni pagina mi cresceva dentro. Non era perché eccitato da bizzarre e complicate teogonie di luoghi e tempi lontani, ma per l’onnipervadente e sempre attuale posizione esistenziale che quelle cosmogonie esprimevano e esprimono, che potremmo sintetizzare così:

“Il mio posto è altrove”.

Cifra psicologica che serpeggia da sempre un po' ovunque, forse generata da nostalgie oceaniche uterine, forse da reminiscenze di dimensioni ancestrali, quando prima del peccato originale del linguaggio che ha messo in scena il nostro mondo fluttuavamo altrove, ma altrove dove? Non certo in un altro mondo, come affermava lo gnosticismo tardo antico e come sostiene quello odierno nelle sue molteplici espressioni, ma fluttuavamo nell’immanenza intrafisica naturale, “altrove” rispetto, dunque, alla cultura non alla natura[1]. Un altrove sistematicamente frainteso che tuttavia ha prodotto cattedrali.

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1 “Il massimo della trascendenza coincide con il massimo dell'immanenza” (Dio sono anche gli uomini", Mario Verri.)

Ultima modifica il Sabato, 28 Maggio 2022 09:02
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1 commento

  • Link al commento armando caccamo Domenica, 29 Maggio 2022 14:05 inviato da armando caccamo

    Ciò che scrivi è talmente “profondo” che ogni commento mi riporterebbe a galla e invece io leggo e poi rileggo… e resto in apnea!
    Armando

    Rapporto

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