Non possiamo escludere che L’Essere, l’Assoluto, la Verità, il senso ultimo, la cosa in sé, ci permangano preclusi e irraggiungibili non perché abitino in dimensioni tanto alte, smisuratamente in progress e troppo oltre le nostre umane possibilità, ma all’opposto perché sono concetti che esistono solo nel nostro pensiero e linguaggio, non nell’essere, non nella natura né nella cosa.
Equivoco davvero micidiale, forse architettato da un demiurgo sadico che, annoiato delle troppo ripetitive meccaniche celesti, ha voluto spassarsela nel vederci sbattere la testa contro la nostra stessa testa convinti che la picchiassimo contro l'universo.