Radiografie appese a un filo, condivisione di un percorso artistico
Per far bello il nostro giardino piantumiamo con cura fiori rari, lo zappiamo con fatica e lo osserviamo contenti. Ma una piena soddisfazione viene solo ammirandolo come se non fosse nostro.
Per qualche strana legge estetica la credenza del possesso contrae e degrada le cose, mentre la consapevolezza che le cose non sono nostre le espande e le nobilita. Accade così anche per il tavolo in cucina, provare per credere.
Domenica, 06 Settembre 2020 15:10
inviato da Armando Caccamo
È proprio così come dici, Bruno. L’erba del vicino è sempre più verde. Il possesso è un obiettivo da raggiungere non è un traguardo. Vale per qualsiasi desiderio, per qualunque conquista, per qualsivoglia tappa della vita. Sarà una condizione esistenziale?
Radiografie appese a un filo. Condivisione di un percorso artistico, davanti al baratro con angoscia parzialmente controllata.
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