BLOG DI BRUNO VERGANI

Radiografie appese a un filo, condivisione di un percorso artistico

NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Per saperne di piu'

Approvo
Martedì, 08 Settembre 2020 21:19

Gli ultimi

Scritto da 

L’anno scorso una pianta di Stramonio nata sulla roccia e tra le spine non era cresciuta manco una spanna, sempre più avvizzita conteneva solo tracce anemiche del suo alcaloide. Aveva prodotto un frutto nano da un fiore striminzito, però prima di morire da quel frutto erano usciti dei semi, le formiche li avevano trasportati nella terra più ricca e profonda e questa primavera sono germinati.

Oggi sono piante rigogliose alte quasi due metri con tanto di quell’alcaloide dentro da stendere un drago. Ricoperte da centinaia di fiori produrranno migliaia di frutti e centinaia di migliaia di semi.

Sostanza e qualità che, nonostante le condizioni sfavorevoli nelle quali erano costrette, un occhio attento avrebbe viste gloriose nella striminzita piantina dell’anno scorso. Questione di occhio più che di cuore.

Ultima modifica il Mercoledì, 09 Settembre 2020 09:24

Lascia un commento

Copyright ©2012 brunovergani.it • Tutti i diritti riservati