Apprendo da un glossario ben aggiornato sui generi sessuali -consultabile qui per conoscere il significato di alcuni termini che seguono- che Genderqueer “definisce quelle persone la cui identità di genere non si conforma alla concezione binaria del genere, che possono pensarsi sia come uomo che come donna (bigender, pangender); né come uomo né come donna (genderless, gender neutral, neutrois, agender); o fluttuare tra i generi (genderfluid); oppure incarnare un terzo genere.”
Un po’ complesso e vago, ma sufficientemente chiaro per concludere che san Paolo nel suo affermare:
“Non c’è giudeo né greco, non c’è schiavo né libero, non c’è maschio e femmina, perché tutti voi siete uno solo in Cristo Gesù”,
rientra appieno nella classificazione di Genderqueer. Se appartenessi a un qualche collettivo LGBT (oggi talora espanso a LGBTQQICAPF2K+ , qui la spiegazione dell'acronimo) oltreché verificare come sono messo col copyright con le suore Paoline, un po' ci indagherei sull'inaspettata convergenza dottrinale.