La legalità, che necessariamente funziona e dispone tramite preposti apparati burocratici, è un modo -un buon modo; ne esistono forse di migliori?- per realizzare un assetto sociale il più possibile giusto e conveniente per tutti. Ma se legalità e burocrazia, da strumenti per il bene di tutti, acquisiscono una qualche autocratica, ipostatizzante, sussistenza sostanziale -un acefalo, ipernormato e meccanicistico "l'uomo per il sabato", invece di un ragionevole "il sabato per l’uomo"- possono fare anche più danni di un delinquente.
In effetti, al netto di concezioni morali, il delinquente -se abile professionista- danneggiando gli altri mette qualcosa sotto i denti, mentre legalismi e burocraticismi alla lunga procurano fame per tutti, burocrati inclusi, e quel che è peggio senza manco il movente.