Se si arriva in ritardo si perde il treno e in una progressione aritmetica il numero che segue è in successione costante dal precedente.
Ma per molte altre cose l’ordine e la continuità non sono nelle cose ma prodotto del nostro arbitrio; siamo inconsapevoli cernitori che dagli irrazionali e simultanei eventi materiali e immateriali che incontriamo, scegliamo materia adatta per architettare gerarchie di successioni e consequenzialità, così da controllare il caos. Estraiamo parti scelte dall'immane magma informe e sbozziamo mattoni per edificare strutture logiche e cronologiche apparentemente stabili, quel giusto per non perdere l’equilibrio (il nostro equilibrio).
Sotto certi aspetti l’Io è un fabbricante di continuità.