Se vai a sondare i differenti milioni di principi attivi contenuti nelle più disparate piante officinali -ognuno dei quali procura all’organismo umano specifiche differenti azioni, da terapeutiche a mortali- in quelle molecole troverai sempre gli stessi atomi: l'idrogeno e l’onnipresente carbonio che sovente si lega con se stesso, talora con l’ossigeno e/o l’azoto, qualche volta con lo zolfo o il fosforo, e pochi altri.
Poco più di cinque mattoni, sempre e solo quelli, procurano azioni farmacologiche differenti e finanche opposte. Può capitare che due molecole costituite dallo stesso numero e tipo di atomi, ma differenti nella disposizione di un solo atomo (isomeri), e una ti farà bene, l'altra male; è un po’ come se nell’impilare qualche libro sulla scrivania nel posare un manuale di aeromodellismo sopra a una bibbia produciamo un danno e nel rimetterlo sotto lo risolviamo; come il posizionamento delle note fa melodie o cacofonie e quello delle lettere parole e le parole frasi (Atomismo logico, Russell, Wittgenstein) che sanano o avvelenano.
Puoi essere san Francesco con tutta la sua fede nel soprannaturale, puoi essere Hitler con tutta la sua fede in se stesso, ma quel minuscolo variare di posizione di un atomo in una molecola funziona sempre, curandoti o accoppandoti: il meccanicismo è una legge dell’universo, ce ne sono di altre forse superiori a condizione che nel superarlo lo inglobino così da contenerlo. Abitiamo regni differenti quanto interconnessi.