Nell’atto del percepire la persona incontra il mondo, il punto del rendez-vous è preciso, eppure a parità di mondo (circostanza) la percezione varia da persona a persona.
Inevitabilmente interpretiamo soggettivamente il dato di fatto perché percepiamo attrezzati da individuali esperienze acquisite da lungo tempo, che tendiamo a replicare anche in situazioni inedite. Talora vediamo attraverso vere e proprie credenze che imbevono il dato di realtà, a volte alleggerendolo per pascerci d’illusioni, il più delle volte gravandolo di pesi che già albergano in noi, ma estranei alla contingenza.
Attraverso condutture del sottosuolo Amrita e liquami migrano nella circostanza reale impregnandola. Come l’occhio non può vedersi non è semplice chiudere il rubinetto per interrompere lo sversamento, meglio essere almeno in due, visto che tubi e scolo siamo noi stessi.